Lodi, dopo le manette sale l'affluenza alle urne Si va verso il ballottaggio

Flavia Mazza Catena

Lodi Alle 23 di ieri, a Lodi, l'affluenza alle urne, per le amministrative, si è attestata al 60,18 per cento, poco di più rispetto al dato nazionale. E i rumors prospettano un ballottaggio tra Sara Casanova che corre per la poltrona di sindaco per il centrodestra, pensionati compresi e il centrosinistra, con Carlo Gendarini sostenuto da Pd e diverse liste civiche. Avevano voglia di votare ieri, i lodigiani e nemmeno il caldo torrido è riuscito ad allontanarli dalla città. Del resto, era dall'agosto scorso che Lodi non aveva più il suo sindaco, quel punto di riferimento che se c'è non ci pensa ma se manca tutto sembra in sospeso. Il 3 maggio 2016, infatti, il sindaco Pd Simone Uggetti, che stato eletto nel 2013, fu portato a San Vittore, con l'accusa di turbativa d'asta. Poi, una volta uscito di galera, le sue dimissioni il 31 luglio successivo.

Dal primo agosto 2016, quindi, Lodi era orfana e nemmeno il successivo, obbligato, commissariamento del comune era servito a lenire la sgradevole sensazione di non avere un primo cittadino cui fare riferimento. Così, anche per il ballottaggio atteso, si prevede larga partecipazione.

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