Lollobrigida resiste e non si dimette. La Lega lo punge: "Meglio evitare"

Il ministro dell'Agricoltura: "Fermata straordinaria prevista, non fuggo al confronto". Il leghista Romeo: "Le polemiche non ci servono"

Lollobrigida resiste e non si dimette. La Lega lo punge: "Meglio evitare"
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«Non sono mai fuggito al confronto. Sono convinto di aver agito non solo nell'ambito della legalità e del rispetto delle regole e nell'interesse dello Stato, per rappresentarlo a Caivano. Quella discesa dal treno non era per andare in vacanza o andare a trovare la mia famiglia, ma per andare a fare il mio lavoro».

Francesco Lollobrigida torna a spiegare le ragioni della richiesta, avanzata a Trenitalia, di poter scendere a una fermata inizialmente non prevista per raggiungere Caivano e piantare con i cittadini l'albero della legalità. Alla domanda se abbia intenzione di dimettersi il ministro Lollobrigida risponde con un secco «No»: «Il vero privilegio - aggiunge - è stato quello di stare tra i cittadini di Caivano e mostrare loro che lo Stato c'è». Anche perché «la fermata straordinaria è prevista dal regolamento Fs. Le porte si sono aperte quando era consentito e cioè a Ciampino. La mia richiesta era quella di un cittadino che voleva fare il proprio lavoro e non ci sono state violazioni di legge. Per quanto mi riguarda è valsa la pena essere a Caivano e ritengo sia dovere delle istituzioni garantire la propria presenza laddove serve».

L' opposizione, però intende tenere viva la questione e chiede una informativa urgente del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il deputato dem Anthony Barbagallo ha anche annunciato una interrogazione del Pd. Alla richiesta dem si sono associati i gruppi di Verdi e Sinistra con Marco Grimaldi, di Italia Viva con Isabella De Monte, del M5s con Alessandro Caramiello, che ha chiesto una informativa dello stesso Lollobrigida.

Nella maggioranza nessuno alimenta il fuoco della polemica tenuto vivo dalle opposizioni. «Mi pare che Ferrovie dello Stato e il ministro abbiano chiarito la vicenda: FS ha detto che non c'è stato alcun abuso e per me non c'è nessuno da far dimettere. La vicenda è chiusa e chiarita» dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione, organizzato da Coldiretti e The European House - Ambrosetti. «Il ministro non stava andando in vacanza con la famiglia, ma a svolgere il suo lavoro istituzionale, quindi nessun privilegio, la fermata poi era aperta a tutti». Chi liquida la vicenda come «qualcosa che non esiste» è Tommaso Foti. «Lo ha dimostrato Trenitalia nel momento in cui ha detto che la stessa vicenda si è verificata nel corso dell'anno oltre duecento volte» dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati. Un rilievo critico arriva invece dal presidente dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo.

«ll comportamento di Lollobrigida credo sia una cosa che bisogna evitare, bisogna cercare di evitare di ingenerare polemiche anche se capisco che ci possono essere delle questioni istituzionali e dei momenti in cui ci sono cose da fare».

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