Londra, polemiche per la lista degli inviti al funerale da record

Russia esclusa, nell'elenco il leader cinese Xi. I deputati inglesi infuriati: "Sconvolgente"

Londra, polemiche per la lista degli inviti al funerale da record

Esclusi i rappresentanti di Russia, Bielorussia, Myanmar. Fuori anche quelli di Siria, Venezuela e Afghanistan. Presenti nell'elenco, invece - e i primi due hanno già confermato che ci saranno - l'emiro del Qatar Amir Tamim bin Hamad al Thani, il presidente del Brasile Jair Bolsonaro e il leader cinese Xi Jinping, che «starebbe considerando di mandare una delegazione di alto livello». La lista degli invitati ai funerali di Stato di Elisabetta II è lo specchio delle relazioni diplomatiche del Regno Unito con i potenti del mondo, poiché Sua Maestà è il capo di Stato di una monarchia costituzionale. E proprio per questo l'elenco dei leader e dei Paesi chiamati a partecipare all'evento, il più imponente dalla morte di Winston Churchill in Gran Bretagna e uno dei più maestosi da decenni anche sul piano internazionale, diventa un caso politico per l'invito al leader di Pechino, Xi Jinping, che in queste ore ha chiuso a Samarcanda, in Uzbekistan, l'era dello stop ai viaggi all'estero durata due anni e mezzo a causa del Covid, e ha incontrato Vladimir Putin per la prima volta dalla guerra in Ucraina.

Stilata dal cerimoniale del Foreign Office, la lista degli invitati alle esequie di Stato che si svolgeranno dalle 11 del mattino a Londra, lunedì 19 settembre, nell'Abbazia di Westminster che potrà contenere fino a 2200 persone, include 500 tra capi di Stato, compreso il nostro presidente Sergio Mattarella, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, oltre all'attesissimo Joe Biden, al leader turco Recep Tayyp Erdogan, al francese Emmanuel Macron. L'elenco annovera membri delle famiglie reali di tutta Europa (Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Spagna e Danimarca), leader del Commonwealth (la neozelandese Jacinda Ardern e il canadese Justin Trudeau). Ma ad alcuni decani del Partito conservatore al governo a Londra proprio non è andata a genio anche la convocazione di Xi Jinping, che pare in realtà sia avvenuta alle spalle del nuovo ministro degli Esteri James Cleverly. L'ex leader dei Tory, Ian Duncan Smith, con il collega Tim Loughton, in Parlamento dal '97, hanno scritto una lettera al ministro per esprimere preoccupazione, definendo «strabiliante» che «gli architetti del genocidio della minoranza del popolo degli Uiguri» siano stati invitati e trattati con maggior favore di chi, come loro, dal regime di Pechino è stato messo al bando. Tra i firmatari ci sono infatti proprio 7 deputati fra i 9 cittadini inglesi che, insieme a 4 organizzazioni, l'anno scorso la Cina ha deciso di non far più entrare nel proprio Paese come ritorsione per le misure restrittive imposte da Londra ad alcuni esponenti cinesi dopo la violazione dei diritti umani nello Xinjiang, che Pechino ha sempre negato. Ora, a gran voce, quei politici inglesi chiedono che nessun rappresentante cinese metta piede all'Abbazia di Westminster, dopo che il presidente Xi ha declinato l'invito ma sembra intenzionato a inviare qualche uomo del regime. Fonti del governo inglese, intanto, hanno riferito che Iran, Corea del Nord e Nicaragua hanno ricevuto inviti solo a livello di ambasciatori.

Chi si è risentito per l'esclusione - compresa la mancata comunicazione ai vertici dell'ambasciata - è la Russia con cui Londra è ai ferri corti dopo il conflitto in Ucraina. Mosca, tramite la portavoce degli Esteri Maria Zakharova, ha definito «profondamente immorale il tentativo britannico di utilizzare una tragedia nazionale che ha toccato il cuore di milioni di persone per scopi geopolitici per regolare i conti con il nostro Paese».

Joe Biden non porterà con sé «una delegazione» perché l'invito era destinato solo al presidente e alla moglie Jill, dunque né Donald Trump né Barack e Michelle Obama saranno presenti, ma sulla ex coppia presidenziale c'è il dubbio che possa ricevere un invito privato. Per il vecchio Joe via libera all'uso della «Beast», la limousine più blindata al mondo, che lo terrà lontano dagli altri leader in viaggio sui bus navetta, ma non lo terrà lontano dagli occhi del mondo. Nella capitale, milioni di persone sono già in coda, fino a 9 ore, pur di vedere il feretro a Westminster.

I funerali, trasmessi dalle tv di tutto il pianeta, sono destinati a battere ogni record di ascolti. La regina sarà portata a Windsor, dove sarà sepolta nella Cappella di San Giorgio insieme al principe Filippo. La nazione osserverà due minuti di silenzio.

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