Scende in campo Marina Berlusconi, mentre il caso Giambruno scuote la politica, si parla malgrado le smentite di gelo di Giorgia Meloni con la famiglia del Cavaliere e Forza Italia e sono sotto pressione i titoli in borsa di Mediaset.
Così lei, la primogenita di Silvio, presidente di Fininvest e Mondadori, interviene per mettere un punto sulla vicenda.
«In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni». Lo dice in un'intervista a Bruno Vespa, per il suo ultimo libro ed è chiaro che vuole cancellare ogni illazione sul fatto che lei, la famiglia e i vertici di Mediaset siano in qualche modo responsabili degli imbarazzanti fuorionda dell'ormai ex compagno della premier, trasmessi da «Striscia la notizia».
Marina ha parole di apprezzamento per Meloni, che dopo le trasmissioni di Canale 5 ha rotto via social con Andrea Giambruno, a sua volta autosospesosi dalla conduzione del programma su Rete4. «La trovo capace - dice Berlusconi-, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni».
Secondo le indiscrezioni subito dopo il fatto, o forse anche prima, al capo del governo è arrivata una telefonata del fratello di Marina, l'ad di Mediaset Piersilvio, che ha assicurato di non essere stato informato da Antonio Ricci dei servizi su Giambruno. I Berlusconi tengono a smontare le voci di un complotto, di un attacco interno all'alleanza di centrodestra. E Marina lo fa con tutto il suo peso: «Quando mio padre è scomparso - dice di Meloni- ho sentito la sua vicinanza alla nostra famiglia e di questo le sono grata. Per quanto riguarda il governo, ho condiviso varie scelte di Palazzo Chigi, a cominciare dalla grande attenzione verso la politica estera in nome di sani e sacrosanti principi atlantisti ed europeisti: viviamo una fase drammatica, nella quale è la nostra stessa identità, liberale e democratica, a trovarsi sotto attacco. L'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina e i massacri in Medio Oriente ne sono la dimostrazione più evidente e più atroce».
Lodi, ma anche qualche critica, sulla politica economica del governo, con un riferimento velato alla tassa sugli extraprofitti delle banche e altro non proprio gradito alla famiglia Berlusconi. «Apprezzo la cautela e il senso di responsabilità - dice Marina-con cui questo esecutivo sta gestendo i conti pubblici. Indubbiamente ci sono state anche alcune mosse che mi sono piaciute di meno e non lo ho nascosto. Ma va sempre considerato che il governo si è ritrovato a dover fronteggiare una situazione macroeconomica complicatissima, tra guerra e inflazione, oltre a dover rimediare ad alcune eredità del passato davvero indigeste. Penso in particolare ai vari bonus edilizi:facendo i calcoli, pesano sul nostro Paese per una cifra vicina all'importo dell'intero Pnrr».
Quando Marina parla di «retroscena inventati» forse si riferisce anche al ritorno delle ipotesi su una sua discesa in politica, che si
inseguono da almeno 10 anni e tanto più dopo la scomparsa del padre. Lei le ha più volte smentite, ma non basta. Certo è che, senza bisogno di prendere il posto di Silvio, Marina ha il piglio per fare la leader dietro le quinte.
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