Giù dagli yacht, tutti sulle ong. L'ultima moda dei radical chic

Oliviero Toscani: "La nave di Banksy? Mi piacerebbe avere abbastanza soldi per finanziarne una anche io, utilizzare una di queste navi qui della Costa Crociere e andare a prenderli". E Gherardo Colombo ha lanciato la sua Ong

Giù dagli yacht, tutti sulle ong. L'ultima moda dei radical chic

L'ultima moda della sinistra chic? Basta passerelle sulle navi di soccorso dei migranti come l'ultra-milionario Richard Gere: ore per essere veramente "cool" ed essere dei veri "filantropi" bisogna sponsorizzare una Ong. "Come molte persone di successo nel mondo dell’arte, ho comprato uno yacht" ha scritto l'altro giorno sui social il writer inglese Banksy in merito alla Louise Michel. "È una nave della Marina francese. L’abbiamo convertita in una nave di salvataggio perché le autorità europee ignorano deliberatamente le richieste di soccorso dei 'non europei". Una frase che, evidentemente, ha ispirato altri personaggi illustri della sinistra politicamente corretta. Come nota La Verità, Oliviero Toscani, per esempio, non vuole essere da meno: "La nave di Banksy? Mi piacerebbe avere abbastanza soldi per finanziarne una anche io, utilizzare una di queste navi qui della Costa Crociere e andare a prenderli", ha detto il fotografo. "Il nostro futuro sarà fatto dall'immigrazione, la nostra fortuna è questa, è la grande opportunità. L'artista deve essere il primo a capirlo".

Se quello di Toscani è per ora soltanto un sogno, c'è chi è passato dalle parole ai fatti e ha messo in piedi una ong per il salvataggio dei migranti. Parliamo di Resq-People saving people, Ong fondata da Gherardo Colombo e appoggiata da Gad Lerner, Cecilia Strada, Armando Spataro e altri volti noti della sinistra. "Vogliamo ribadire l’obbligo morale di rispettare la vita" spiegano, e "per fare questo, vogliamo mettere una nave in mare. Vogliamo che batta bandiera italiana. Vogliamo che sia l’unica bandiera a bordo, che diventi emblema di accoglienza, riparo, salvezza. Vogliamo sia una nave della società civile, di bambini e genitori, di insegnanti e studenti, di cooperative e associazioni, di personaggi famosi e perfetti sconosciuti; una nave di tutti coloro che sono stanchi di girare la testa dall’altra parte e decidono di salvare vite umane". Gherardo Colombo ci spiega inoltre che Resq "è un modo per realizzare la nostra costituzione". Sarà.

Ma l'immigrazione è un fenomeno troppo complesso e non può essere compreso e spiegato limitandosi all'ambito "umanitario". La sinistra chic "cosmopolita" vuole più migranti, non curante delle gravi ricadute sociali che sbarchi senza freni e hanno sulla nostra società. Perché la volontà è quella di trasformare un problema sostanzialmente politico in una discussione sull’umanità e in una questione morale. È ciò che hanno fatto negli ultimi anni i liberal sul tema dell’immigrazione ed è ciò su cui continuano a pontificare. Vuoi mettere un freno e mettere sotto controllo l'immigrazione? Sei razzista. E chi se ne importa se si alimenta un mercato dell'esodo che nulla ha di "buono" o "umano". Come spiega Sergio Romano nel suo saggio Atlante delle crisi mondiali (Rizzoli) a proposito delle migrazioni: "Là dove esistono desideri di massa, nascono organizzazioni che cercano di trarne vantaggio. Vi è ormai da parecchi anni un mercato dell’esodo che si è andato progressivamente allargando sino a creare una sorta di mafia transfrontaliera sempre più potente e meglio organizzata".

Questi nuovi mercanti di schiavi, sottolinea Romano, "sono crudeli, spietati e vendono il loro servizio a caro prezzo perché possono garantire ai loro malaugurati clienti che i Paesi occidentali, benché contrari all’immigrazione clandestina, faranno del loro meglio per strapparli alla morte nell’ultima fase del viaggio". Sono dati di fatto: ma sono aspetti che ai vip della sinistra al caviale non sembrano interessare granché.

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