Onorevole Mulè, tutti i distinguo che vengono continuamente proposti sulle responsabilità della guerra e sulle proposte di pace non fanno che confondere l'opinione pubblica. Si può dire una parola definitiva al riguardo?
«La parola definitiva l'ha detta Manfred Weber incontrando Antonio Tajani. Al quale il presidente del Ppe ha riconosciuto che la posizione di Forza Italia nei confronti della conflitto tra Russia Ucraina è sempre stata cristallina. Questo ulteriormente leva dal tavolo una strumentalizzazione evidente che è stata fatta in cui c'è molto poco di politico e moltissimo legato alla disinformazione. L'Ucraina è un Paese violato e si trova nella condizione di difendersi da un'invasione».
Nell'immediato futuro cosa accadrà? Si punterà ancora sulle sanzioni?
«La forza di intervento nei confronti della Russia risiede nella fermezza delle azioni condivise da parte della Nato e di tutti i Paesi che hanno risposto al grido di dolore dell'Ucraina. Da una parte una fermezza legata alle misure di natura militare e umanitaria e dall'altra l'ossessione che tutti condividiamo di cercare una via diplomatica attivando tutti i canali possibili (anche con Cina, e Turchia)».
I raid che hanno colpito in tutti questi mesi i civili ucraini possono definire chi li ha ordinati, quindi Putin, un criminale di guerra?
«Quando si colpiscono deliberatamente degli obiettivi civili e non militari si entra in un'orbita che nulla ha a che fare con il conflitto militare e che porta ad applicare la legge penale che si applica in tempo di guerra. In Ucraina di questi atti criminosi ne sono stati compiuti già troppi».
Il nuovo governo che si appresta a nascere lavorerà in continuità con quello Draghi, di cui lei è stato un rappresentante, nel suo ruolo di sottosegretario alla Difesa, prima di divenire vicepresidente della Camera?
«Il governo Draghi ha applicato una politica che è diretta emanazione di quei valori a cui è ancora Forza Italia. Quei valori saranno sicuramente trasfusi in perfetta continuità nel nuovo esecutivo».
Quindi una continuità ci sarà.
«Dovrà esserci. Anche perché i governi non possono agire in controtendenza soprattutto in questo caso, nel quale non ci sono sul tavolo interessi nazionali ma un interesse superiore che è quello dei principi e dei valori di civiltà. Insomma questa non è una guerra contro l'Ucraina ma contro l'Europa».
Molti parlano di rottura tra Meloni e Berlusconi proprio su questi principi e valori.
«Non c'è alcuna rottura. Al contrario c'è la ricerca di arrivare al più presto alla definizione di un governo che metta l'Italia in sicurezza rispetto a tutte le emergenze a cominciare da quella legata al caro bollette e all'inflazione».
Prima citava Weber e il ruolo europeo di Forza Italia, ne deduco che Tajani è ancora un potenziale candidato alla guida della Farnesina.
«Questa possibilità non è mai stata messa in dubbio, essendo chiaro a chi voglia leggere i fatti non con le diottrie della disinformazione ma con
gli occhiali della realtà che quella candidatura non sia mai stata messa in discussione. La posizione di Forza Italia dal punto di vista dell'Alleanza atlantica e del ruolo dell'Europa non è mai stata messa in discussione».
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