«Mamma» Cpl, colosso del gas che fattura mezzo miliardo

Modena A Concordia la Cpl è «la mamma». Succede a tutte le grandi coop rosse dislocate lungo la via Emilia. Perché la coop ha dato lavoro in un secolo a un'intero paese prima e poi attraverso una rete di 70 controllate in tutto il mondo, a generazioni di emiliani. Come molte le altre sorelle della cooperazione la Cpl nasce alla fine dell'800 come cooperativa di produzione lavoro. Ma oggi, forte di un fatturato di 461 milioni nel 2014 e 1.800 addetti, il suo nome è sinonimo di colosso dell'approvvigionamento energetico. Una coop rossa storica, come scrivono gli inquirenti campani, che inevitabilmente ha a che fare con la politica. E non è un caso che lo stesso sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli ieri l'abbia definita «fondamentale per l'occupazione del territorio, continui la sua attività con serenità». Muzzarelli lo ha detto però dopo essere stato tirato in ballo da M5S, che ha puntato sui 10mila euro di contributi elettorali assegnati a lui dalla coop. «Li restituisca», hanno chiesto. «Non ci penso nemmeno – ha replicato: sono soldi trasparenti nel rispetto della legge».

Poi un accenno ad un universo di interessi e relazioni da sempre sotto gli occhi di tutti: «La maggioranza di questi finanziamenti viene da imprese cooperative, con cui non certo da oggi condividiamo ideali e passione».

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