Travaglio: "Io icona gay? Non so perché". E su Berlusconi...

Marco Travaglio "azzannato" a Belve da Francesca Fagnani parla dei suoi rapporti con Giuseppe Conte e gongola quando si parla di lui come icona gay

Travaglio: "Io icona gay? Non so perché". E su Berlusconi...

Gli intervistati della prossima puntata di Belve, il programma di Rai2 condotto da Francesca Fagnani saranno Marco Travaglio e Anna Tatangelo. Il direttore de Il Fatto si racconterà in maniera inedita, rivelando retroscena particolari sulla sua vita. Il programma di Francesca Fagnani mira a mostrare al pubblico il lato più nascosto dei suoi intervistati, sottoponendoli a domande inconsuete e inaspettate che, anche nel caso di Marco Travaglio, hanno permesso di rivelarsi da un punto di vista completamente nuovo.

Marco Travaglio ha parlato della sua unica canna, fumata con i suoi colleghi de Il Fatto Quotidiano durante un viaggio a Marrakech ma senza riscontrare particolari effetti: "Per una scommessa persa. Qualche anno fa, hanno organizzato un viaggio a Marrakech Beatrice Borromeo e i miei colleghi Silvia Truzzi, Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Cinzia Monteverdi. Ho fatto il primo tiro, non è successo niente, e tutti mi guardavano come se fossi un animale raro. Ho fatto un secondo tiro e non è successo niente. Al terzo tiro se la sono ripresa e se la sono fatta loro perché hanno capito che andava sprecata...".

Si passa poi a parlare di Silvio Berlusconi, contro il quale Marco Travaglio ha condotto numerose campagne mediatiche. Davanti a Francesca Fagnani che, però, gli chiede di ricambiare un complimento all'ex premier, il direttore de Il Fatto risponde: "È l’uomo più tenace, più resistente, resiliente che si sia mai visto nella storia. È uno che per puntiglio, e per tigna, e anche per salvarsi le chiappe, ha resistito a qualunque cosa. Forse c’è solo la Raggi che ha resistito tanto quanto lui... Tanto di cappello alla resistenza". Ma non è finita qui, perché poi Travaglio continua: "Io credo che se non fosse entrato in politica, andarci a cena sarebbe stato molto più divertente che andare a cena con tutti gli altri uomini politici che abbiamo visto, che sono tendenzialmente noiosi e quasi tutti mediocri".

Quindi, inevitabile, un passaggio su Giuseppe Conte, da sempre sostenuto a spada tratta tramite le colonne de Il Fatto Quotidiano e non solo. Il direttore, infatti, ha da poco pubblicato un volume dal titolo emblematico, I segreti del conticidio, ma non sa se l'ex premier l'abbia finito di leggere. Di sicuro l'ha iniziato e, come dichiarato a Belve, gli ha scritto un messaggio: "Accidenti, ho scoperto un sacco di cose che non sapevo o che non mi ricordavo più … non mi ero reso conto del livello dell’aggressione che avevo subito". Ha ammesso di aver cenato con lui durante la lavorazione del libro ma anche con numerosi altri politici, tra i quali anche Umberto Bossi e Walter Veltroni.

La giornalista, quindi, ha attraversato la vita privata di Marco Travaglio, punzecchiandolo sulle voci che circolano in merito al suo orientamento omosessuale: "È girata anche questa.

Mi sono sempre domandato perché… Non ci troverei nulla di male a esserlo se lo fossi, e se lo fossi lo direi, non lo nasconderei". Ma intanto gongola quando la Fagnani gli chiede se si sente un'icona gay: "C’è un albo delle icone gay? Non lo so, dovrei consultarlo. Però cosa ho fatto io per essere un’icona gay?".

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