Marmolada, la cima passa dal Veneto al Trentino

Marmolada, la cima passa  dal Veneto al Trentino

La Marmolada (3.343 metri) è trentina: la «sentenza» è dell'Agenzia del Territorio di Roma che ha posto fine ad una disputa di decenni affermando che sui confini provinciali della Regina delle Dolomiti vale quanto stabilito dal decreto del presidente della Repubblica Sandro Pertini promulgato nel 1982 e ribadito anche dal Consiglio di Stato, nel 1998, con una sentenza che fissava il confine sulla linea della cresta che da Punta Rocca scende verso il Passo Fedaia, coincidente con la linea di displuvio del monte.

La decisione sconfessa l'accordo del 2002 tra gli allora presidenti della Provincia di Trento, Lorenzo Dellai, e della Regione Veneto, Giancarlo Galan, che, con la cartografia allegata modificava nei fatti i confini a favore del Veneto.

A sollecitare il pronunciamento dell'Agenzia del Territorio era stato, in gennaio, il Comune di Canazei rivendicando la revisione dei confini catastali del massiccio della Marmolada a proprio favore ed a scapito di quello di Rocca Pietore.

Ma Luca Zaia non si rassegna: «Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie.

Difenderemo quel confine, che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono del Veneto. Vogliamo entrare nel vivo di un dibattito che va avanti da decenni con la convinzione di avere una proposta alternativa. Questa è una partita che si potrebbe risolvere con il buon senso».

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