Mastella: "Vi dico perché Conte è finito in una gabbia"

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, principale sponsor del (mai nato) Conte-ter, ci parla della parabola del M5S

Mastella: "Vi dico perché Conte è finito in una gabbia"

Il M5S si sta spaccando e il futuro politico di Giuseppe Conte è incerto, mentre il governo Draghi vola nei consensi. Insieme al sindaco di Benevento, Clemente Mastella, facciamo il punto sull'attuale situazione politica.

Sindaco, è dispiaciuto di non essere riuscito a dar vita al Conte-Ter?

“In quel momento ritenevo che fosse fondamentale evitare una crisi politica rispetto alle crisi di natura sociale, economica, finanziaria e sanitaria. Per com'è oggi la situazione, governare l'emergenza è la cosa più importante e Draghi, da questo punto di vista, sta facendo molto bene. Sbagliano le forze politiche che sono al governo con lui che litigano fra di loro”.

Quindi lei dà un un buon giudizio del governo Draghi?

“I governi tecnici sono fondamentali, ma per un periodo limitato nel tempo. Sono un po' come i Cincinnati e, se durano più del previsto, assumono un valore di flebile attinenza democratica, però, in questo caso, mi pare ci sia una vigoria nella ripresa economica. Tutto dipenderà da come ci si muoverà, evitando le pastoie burocratiche incredibili per il Recovery Fund”.

Conte può avere ancora un futuro politico?

“Dipende da lui. Ora ha ancora un appeal nell'opinione pubblica, ma se rimane ingabbiato dentro il M5S, dopo quel che ha detto e che ha tentato di fare, francamente lo perderà perché si trova in una posizione scomoda. Gioca fuori casa pur stando in casa”.

Questo Parlamento verrà ricordato come quello con il più alto numero di cambi di casacca. Che effetto le fa essere stato dipinto, soprattutto dai grillini, come 'il re dei trasformisti' della Seconda Repubblica?

“Questo rende ridicolo e ideologicamente perverso il giudizio che hanno dato i grillini sulla mia persona. Loro hanno fatto dei cambi di governo stando sempre in maggioranza, mentre io ho cambiato stando anche all'opposizione. Le mie sono state scelte politiche, le loro di potere”.

A proposito di trasformismo, lei come giudica la parabola del M5S?

“Tutti i movimenti, prima o poi, sono destinati a scomparire. Hanno l'effetto della stella cadente: fascinosa all'inizio, poi evapora quando si scarica in aria. Questo è quel che è successo al M5S perché i movimenti contengono tutto e il contrario di tutto: l'infinito e l'abisso, fuoco e cenere. I vulcani eruttano tante cose, lapilli di vario genere, ma a un certo punto finiscono”.

Cosa rimpiange e cosa non le manca della Prima Repubblica?

“Rimpiango la qualità della politica, lo stile e il modo. C'era una forma di intesa istituzionale all'interno della quale c'era la dialettica parlamentare e dei conflitti mai esasperati”.

Secondo lei, si sarebbe potuta salvare la Prima Repubblica?

“Se non ci fosse stata Mani Pulite sì perché i fenomeni corruttivi sono apparsi all'orizzonte politico solo in Italia. Sono avvenuti anche in Francia e in Germania solo che la classe politica era più forte e riuscì a contenerli, a cambiare e a metterli da parte. Al tempo stesso, però, non avevano la magistratura che abbiamo qui in Italia”.

A proposito di giustizia, il secondo governo Prodi cadde dopo le sue dimissioni da ministro del dicastero di via Arenula. Cosa Pensa della vicenda 'Palamara' che ha investito la magistratura?

“Tante cose scritte sono vere. Nel libro c'è scritto anche che lui venne a Napoli con il sostituto procuratore Cascini, titolari del De Magistris fan club, ossia quelli che erano esasperatamente contro di me. Vorrei che il giudizio della magistratura a favore o contro una persona ci sia sulla base del fatto che questa ha commesso o non commesso un reato. Non si può essere a favore o contro a priori. E, invece, quel gruppo di magistrati ha fatto saltare non solo un governo, ma anche un partito. Hanno una responsabilità morale storica enorme di cui dovrebbero vergognarsi”.

Lei in autunno si ripresenterà come sindaco di Benevento. Cosa rappresenta per lei la politica e per quanto ancora pensa di farla?

“Sì, oggi la classifica di gradimento dei sindaci del Sole24ore mi posiziona al sesto posto col 60%.

Mi ha fatto molto piacere l'affetto dei miei concittadini anche perché io, a differenza di altri, non ho un partito. Sono solo e, quindi, la scelta ricade su di me che non ho una cartolina ideologica dietro. Fratelli d'Italia è contro di me, la Lega e il Pd idem eppure arrivo al 60%”. Ad ogni modo, questo è il mio

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