Renzi, Conte e il Colle: ecco cosa è successo

Il capo dello Stato al lavoro per evitare la rissa tra Conte e Renzi: spiraglio per la pace. Ma dal Quirinale mettono le mani avanti: "La speranza è sicuramente flebile..."

Renzi, Conte e il Colle: ecco cosa è successo

Da diverse ore sembra ormai certa una notizia che, nell'ambito dell'ipotetica imminente crisi tra i giallorossi, assume un'importanza tutt'altro che indifferente. Pare che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia deciso di scendere in campo e tentare di risolvere in prima persona la situazione di conflitto che si è venuta a creare in queste settimane tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Il capo dello Stato si è detto molto preoccupato dall'immagine di spaccatura fornita ai cittadini e all'estero. Al centro delle priorità vi è la salvaguardia del Recovery Fund. La tutela dei fondi che arriveranno dall'Unione europea al momento è l'unico obiettivo primario.

Per il Quirinale si tratta solamente dell'inizio di un percorso lungo e spinoso, da portare avanti con diplomazia nelle prossime ore. Prima che Italia Viva decida di staccare la spina e far precipitare l'esecutivo nel caos totale. Dal Colle comunque c'è un clima di attesa e di cauto ottimismo: "La richiesta di approvare e mettere in salvo il Recovery ha trovato 'responsabilità' in Renzi e negli altri giocatori…". Fonti di altissimo livello del Quirinale, scrive Marco Antonellis su Affari Italiani, mettono però le mani avanti: "C’è una timida speranza che possa essere propedeutico a una ricomposizione della crisi. Ma la speranza è sicuramente flebile...".

Mattarella in campo

Il capo dello Stato avrebbe dunque fatto i primissimi passi, ma i dubbi sono ancora molti e alcuni nodi appaiono sempre più difficili da sciogliere. A partire dall'appello ai "costruttori" caduto nel vuoto fino alla "troppo timida" presa di distanza del premier da Donald Trump dopo i fatti di Capitol Hill. Si dice che dal Colle avrebbero espresso la richiesta di un ingresso di Matteo Renzi nel governo, magari proprio al Ministero degli Esteri, per riallacciare i rapporti con l'America di Joe Biden. Dal Quirinale avrebbero inoltre invitato i duellanti a porre prudenza sul piano della comunicazione: sarebbe opportuno chiarirsi personalmente piuttosto che utilizzare i giornali per accuse incrociate, ultimatum e minacce di crisi.

Come vi abbiamo raccontato questa mattina, Mattarella sarebbe sceso in campo per evitare una crisi al buio: se questo scenario non fosse scongiurato, salterebbe il prossimo scostamento di bilancio da 24 miliardi (utile soprattutto

per vaccini e ristori) e il Parlamento si troverebbe costretto a sospendere i lavori. In tal modo sfumerebbero i tempi per l'approvazione entro un mese, così come chiesto dall'Europa, del piano italiano sul Recovery Fund.

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