"Dovete fermarvi". Dal Quirinale arriva la svolta sulla crisi di governo?

Il Colle preoccupato da una resa dei conti tra i giallorossi: la priorità è salvare gli aiuti del Recovery Fund. Ecco la mossa del capo dello Stato

"Dovete fermarvi". Dal Quirinale arriva la svolta sulla crisi di governo?

Ore concitate, accuse incrociate, ultimatum e minacce di crisi: l'esperienza giallorossa è ancora appesa alla posizione di Italia Viva, che a stretto giro sarà chiamata a decidere se confermare o togliere la fiducia al governo. Fonti renziane continuano a sostenere convintamente che questo esecutivo è ormai arrivato al capolinea: "Tutti d'accordo nel dire che il Conte bis finisce qui il suo percorso. Vediamo cosa ci sarà poi ma questa situazione è inaccettabile". Con Teresa Bellanova che mette la faccia pubblicamente e dichiara - da settimane a questa parte - la fine del matrimonio con il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico: "Il tempo è davvero finito. E questa esperienza per me è archiviata, perché sono insostenibili questi metodi e queste incertezze sul merito".

La situazione è ovviamente tenuta d'occhio dal Quirinale, che guarda con timore le mosse "reazionarie" del partito fondato e guidato da Matteo Renzi. Si teme una crisi al buio che significherebbe caos totale e tensione alle stelle in un momento di emergenza (sanitaria ed economica) con cui il nostro Paese deve fare i conti. Il Colle è infatti preoccupato da quelle che potrebbbero essere le possibili conseguenze qualora Italia Viva dovesse staccare la spina. Al centro delle priorità del capo dello Stato non vi è il salvataggio a tutti i costi del premier Giuseppe Conte, ma la tutela degli aiuti che arriveranno dall'Europa. L'occasione del Recovery Fund, si va ripetendo, non può essere sciupata in alcun modo.

La mossa di Mattarella

Un errore che l'Italia non può permettersi. Ecco perché si spinge prima per approvare il relativo piano nel Consiglio dei ministri e poi in Parlamento. Solo successivamente, o al limite in parallelo, si potrà procedere con il chiarimento politico che sta immobilizzando l'azione dell'esecutivo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella vuole salvaguardare i soldi del Recovery Fund e per questo - si legge su La Stampa - si sarebbe reso protagonista di un'operazione di "moral suasion" per ammorbidire le posizioni e i toni del dialogo tra Conte e Renzi.

Nel frattempo però i duellanti continuano nello scarico di responsabilità, fornendo ai cittadini un messaggio di litigio perenne e di mancata collaborazione istituzionale. Per far rientrare l'allarme si ipotizza una crisi-lampo: partorire un patto di legislatura e arrivare entro un paio di giorni alla nascita di un nuovo governo, magari il Conte-ter. Con la crisi al buio invece salterebbe il prossimo scostamento di bilancio da 24 miliardi (utile soprattutto per vaccini e ristori) e il Parlamento sarebbe costretto a sospendere i lavori facendo così saltare i tempi per l'approvazione entro un mese - così come chiesto dall'Europa - del piano italiano sul Recovery Fund.

Come già anticipato ieri da Marco Antonellis su Italia Oggi, dal Colle in queste ore stanno lavorando per evitare che la crisi politica possa diventare anche una crisi istituzionale e di sistema.

Mattarella avrebbe pertanto sondato gli umori dei personaggi coinvolti per cercare di trovare un punto di mediazione al fine di evitare la rottura definitiva. Conte punta a ricevere un nuovo incarico da premier senza passare per le dimissioni formali, ma molti costituzionali (e anche dal Quirinale) hanno espresso più di qualche perplessità sulla possibile mossa.

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