Meloni inchioda Conte: "L'invito a Palazzo Chigi? Ormai è tardi"

La leader di FdI accusa il premier, che ha invitato le opposizioni a Palazzo Chigi per discutere sul Dl Rilancio: "Un proforma, ma facciamolo in streaming..."

Meloni inchioda Conte: "L'invito a Palazzo Chigi? Ormai è tardi"

Alla fine l’invito di Giuseppe Conte all’opposizione è arrivato. Tardi, probabilmente anche fuori tempo massimo e solamente dopo le insistenze di Sergio Mattarella. Il presidente del Consiglio ha invitato ufficialmente i partiti di centrodestra a Palazzo Chigi per discutere insieme del decreto Rilancio, quello che – almeno nelle intenzioni dei giallorossi – dovrebbe far ripartire la macchina produttiva ed economica del Paese, dopo la brusca frenata causa coronavirus. Giorgia Meloni però non ci sta e punta il dito contro il sedicente avvocato del popolo: "Ormai è tardi. Considero molto grave che il presidente del Consiglio abbia aspettato la fine dei lavori parlamentari sul Decreto Rilancio per incontrare le opposizioni".

Il faccia a faccia tra la leader di FdI e il premier è fissato per giovedì pomeriggio, quando Meloni andrà a Palazzo Chigi, a rappresentare in sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee per la ripartenza. Ma il capo politico di FdI non intendere perdere tempo e inchioda la maggioranza giallorossa e il premier alle loro responsabilità: "Hanno voluto gestire in totale autonomia gli 80 miliardi di deficit aggiuntivo consentito dal Parlamento e lo hanno fatto malissimo, sperperando la gran parte di queste risorse con pessimi provvedimenti o in inutili sprechi, cosa imperdonabile vista la gravità della situazione".

E aggiunge: "Abbiamo fatto centinaia di proposte per tentare di migliorare i decreti Cura Italia e Rilancio. Tutto gettato nel cestino con sufficienza, probabilmente senza neppure leggere gli emendamenti...". Ecco perché, ora, Meloni sfida Conte: "Non mi è chiaro di cosa voglia parlare ora Conte, perché noi avremmo voluto parlare di come sostenere le imprese, difendere i posti di lavoro e aiutare i più fragili grazie alle ingenti risorse a disposizione e che ora non ci sono più".

Ed è proprio per questa ragione che Meloni storce il naso: probabilmente il premier non vuole discutere concretamente di nulla con le opposizioni, ma le deve incontrare come proforma, anche per accogliere gli appelli del presidente della Repubblica che ha invitato appunto il presidente del Consiglio a dialogare con le opposizioni. "Io penso sia quest'ultima, la verità.

Ma se il governo intende davvero cercare una proposta condivisa con noi su temi concreti, a partire dal piano che va presentato in Europa, allora chiedo di discutere sulla base di un documento con proposte puntuali e non su vaghe esternazioni di stampa", l’affondo di Meloni, che in ultima battuta mette spalle al muro governo e Conte, nel nome della trasparenza: "Chiedo che l’incontro sia trasmesso in diretta streaming in modo che gli italiani possano giudicare chi sta facendo propaganda e chi sta pensando al bene dell’Italia. Noi non abbiamo nulla da nascondere...".

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