L'islamica proposta dal Pd a capo della Cultura di Milano rinuncia alla candidatura

Il passo indietro dopo le polemiche. Anche il sindaco Sala si era detto dubbioso

L'islamica proposta dal Pd a capo della Cultura di Milano rinuncia alla candidatura

L’islamica Sumaya Abdel Qader non sarà, come invece voleva il Partito Democratico, il nuovo presidente della commissione Cultura di Milano.

La consigliera comunale di fede islamica, che nelle intenzioni dei dem meneghini avrebbe dovuto prendere il posto di Paola Bocci (eletta in regione Lombardia, sempre in quota democratica), ha fatto saggiamente un passo indietro, vista l’ondata di critiche (bipartisan) che la sua candidatura aveva ricevuto.

A partire dal suo stesso schieramento, nel quale più di qualcuno era rimasto perplesso dell’opportunità della cosa. Su tutti, il sindaco Beppe Sala, che dichiarava appunto: "Freniamo un attimo. La Commissione cultura è una delle commissioni, ma è molto delicata e suscita interesse in città, quindi il mio suggerimento è di coinvolgere in un confronto tutte le forze politiche, di maggioranza in primis, e poi di portare una soluzione".

La consigliera musulmana, in un lungo post pubblicato su Facebook, ha scritto: "Per non prestarmi alle inutili e sterili strumentalizzazioni di questi giorni emerse intorno al mio nome ho deciso di ritirare la mia disponibilità a ricoprire l’incarico di presidente della commissione cultura".

Poi, la dem aggiunge: "Possiamo dire che è una sfida persa? Forse sì, non certo per me, ma per la città che si batte nella via del riconoscimento dei pieni diritti, dell’inclusione e della reale libertà degli individui di essere considerati per il merito". Infine, anche un videomessaggio per ringraziare chi l’ha sostenuta e le è stata vicina nelle ultime ore.

In pole per la poltrona c’è ora il direttore d’orchestra Alberto Veronesi.

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