Milano, il Pd nega il taser ai vigili "È contro i diritti delle persone"

Il centrodestra in rivolta: «Campo libero ai delinquenti»

Milano, il Pd nega il taser ai vigili "È contro i diritti delle persone"

Milano Niente taser ai vigili. «La città di Milano promuove e tutela i diritti fondamentali delle persone che verrebbero lesi con l'utilizzo del taser e con i suoi effetti altamente lesivi e rischiosi per la salute». Così il Pd e la sinistra hanno votato convintamente due sere fa in Consiglio comunale un ordine del giorno che chiedeva alla giunta Sala di non aderire al dispositivo del Decreto sicurezza che consente ai Comuni con oltre 100mila abitanti di dotare la polizia locale di pistole a impulsi elettrici. È uno schiaffo agli agenti più che al ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il commento più velenoso dopo lo stop arriva non da un politico ma dal portavoce del sindacato dei vigili Sulpm, Daniele Vincini: «Chi ha votato a favore vive in un altro mondo, non conosce la realtà nella quale lavoriamo tutti i giorni». I taser - tra le motivazioni citate dalla sinistra nel testo - sarebbero «dispositivi particolarmente pericolosi, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, e lesivi dei diritti fondamentali della persona» e l'utilizzo «peraltro distrarrebbe la polizia locale dai compiti che le sono propri e senza l'assolvimento dei quali la vivibilità della città risulterebbe fortemente compromessa». Parere favorevole della giunta, hanno votato contro solo Forza Italia e Lega mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. «Incredibile - commenta Salvini - I milanesi avranno una polizia locale meno equipaggiata e con uno strumento in meno contro delinquenti e balordi. Nella fase sperimentale, il taser ha dato ottimi risultati e nessuna controindicazione. Spiace questa mancanza di fiducia e di tutela nei confronti dei vigili, è un regalo a criminali e sbandati. E non capisco l'astensione del Movimento 5 Stelle, che pure ha contribuito ad approvare il Decreto sicurezza. Il centrosinistra pensa di fare un torto al sottoscritto, ma danneggia Milano».

A gennaio mentre girava un servizio sullo spaccio davanti alla stazione Centrale di Milano l'inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti venne aggredito e minacciato con una pistola-taser da un gruppo pusher africani. Altre volte, nel piazzale della stazione o in periferia, spacciatori hanno usato armi elettriche per tentare furti. Lo ricorda l'assessore Fdi alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, per contestare la mossa del Comune: «Se potessero togliere ai vigili anche l'arma d'ordinanza probabilmente lo farebbero - ironizza - La sinistra ha messo alla gogna il taser come se fosse uno strumento moderno di tortura. Così a Milano e in altre città vivremo nel paradosso: mentre la polizia e i carabinieri da un lato e i malviventi dall'altro per difendersi avranno le pistole elettriche la polizia locale dovrà arrangiarsi».

Per il capogruppo milanese di Forza Italia Fabrizio De Pasquale che ha bocciato l'odg «non solo i vigili ma anche gli uomini del servizio di sicurezza Atm dovrebbero essere dotati di taser, a bordo di metropolitana e bus il numero di delinquenti e persone in stato di alterazione è in aumento».

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