Non è la prima volta che accade e non sarà l'ultima. Ormai ci avrà fatto il callo il ministro dell'Interno alle scritte intimidatorie rivolte contro di lui. Si son visti manichini impiccati, appelli a vederlo a testa in giù a piazzale Loreto a Milano e preghiere dei nemici (perché di avversari non si può parlare) a vedergli far fare la fine di Benito Mussolini.
Questa volta le ingiuriose scritte contro Salvini sono state vergate da mano ignota al Parco Baden Powell di Milano. E chissà cosa ne penserà il fondatore dello scoutismo di quelle scritte piene di odio, lui che ha insegnato a milioni di italiani a rispettare il prossimo e la legge. "Salvini pupazzo impiccitati", si legge sul muro.
A sinistra non sono nuovi all'utilizzo di parole forti e insulti, soprattutto quando nel mirino finisce il leader della Lega.
Ricordate la pacifica manifestazione di piazza nella accogliente città meneghina? Quella contro il summit tra Salvini e il premier ungherese Viktor Orban? Nel corteo tra manifesti espliciti e dichiarazioni alle telecamere, non sono mancati insulti di ogni tipo rivolti al segretario del Carroccio. Lui, al solito, si è scrollato le spalle e ha detto "vado avanti". Anche perché sembra che più minacce di morte riceva, più cresca il suo consenso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.