Missili russi su Kramatorsk, colpito un locale: 11 morti. Uccise due gemelle 14enni

"Non riesco a darmi pace. Io sono vivo, Anna e Yuliya non ci sono più. Ho visto i loro corpi mentre venivano tirati fuori dalle macerie. È l'immagine peggiore della mia vita"

Missili russi su Kramatorsk, colpito un locale: 11 morti. Uccise due gemelle 14enni
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«Non riesco a darmi pace. Io sono vivo, Anna e Yuliya non ci sono più. Ho visto i loro corpi mentre venivano tirati fuori dalle macerie. È l'immagine peggiore della mia vita. Ha senso tutto questo? Ho 53 anni, ho vissuto abbastanza, avrei preso volentieri il loro posto». Alla fine è sempre questione di attimi che sfuggono alla razionalità. Franky van Hintum, 53enne olandese di Helmond, non si dà pace mentre racconta la mattanza di Kramatorsk (Donetsk). Era proprio al ristorante del centro commerciale Mebel Rya, fino a pochi istanti prima della tragedia. Ha pagato i caffé che lui e il suo amico Coen van Oosten avevano consumato. Poi entrambi sono usciti in strada. Coen si è acceso una sigaretta, mentre alle sue spalle due missili Iskander sbriciolavano come un biscotto l'intera struttura. Un minuto di esitazione e lo sliding doors avrebbe offerto in pasto ai cronisti un finale diverso e ancora più insopportabile.

Franky e Coen sono due panettieri, da alcuni mesi si sono spostati in Ucraina per preparare pagnotte, in forni improvvisati, da distribuire alla popolazione che vive nei villaggi e che per colpa della guerra non riesce a spostarsi e a far rifornimento di viveri. Villaggi come Dobropillja, dove Anna e Yuliya Aksenchenko, gemelle di appena 14 anni vivevano. Domenica si trovavano a Kramatorsk in visita alla madre, infermiera che lavora in un ambulatorio locale. I loro corpi sono diventati bambole di pezza inanimate. Mamma Hrystyna vuole mitigare l'orrore nell'unico modo secondo lei possibile, vestendole da spose al funerale. Sta cercando disperatamente gli abiti, ma i negozi di sartoria sono chiusi e ci si affida all'appello che qualcuno di buon cuore forse raccoglierà.

È lo spaccato di una vicenda insensata in una guerra altrettanto sconsiderata. I russi a Kramatorsk hanno scatenato l'inferno, uccidendo 11 persone (anche una ragazza di 17 anni) e ferendone altre 62, tra le quali Mya, una neonata di otto mesi. Nel luogo dell'esplosione c'erano scuole, asili, un centro commerciale, un edificio amministrativo e auto parcheggiate nelle vicinanze. Edifici in fumo, rottami di costruzione sparsi e montagne di vetri rotti da finestre sventrate, ecco come appare il centro di Kramatorsk, cristallizzato da foto e video che stanno facendo il giro della rete. Mosca si smarca, e il portavoce del Cremlino Peskov spiega che «non è nostra abitudine colpire infrastrutture civili. I bombardamenti sono diretti a siti collegati a infrastrutture militari». Gli 007 di Kiev però hanno arrestato un vigile del fuoco sospettato di aver passato ai russi informazioni per l'attacco al centro commerciale. L'uomo avrebbe effettuato registrazioni video segrete del locale e del parcheggio nelle vicinanze e trasmesso i filmati all'intelligence militare russa.

Agli orrori di Kramatorsk si aggiungono quelli del ritrovamento di 80 cadaveri di soldati russi, morti di malattie infettive dopo i danni ambientali provocati a Kakhovha. Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto sei droni su Zaporizhzhia. I soldati ucraini hanno colpito i ponti di Chonhar tra la Crimea e l'oblast di Kherson occupati, mandando in tilt il traffico di convogli logistici di Mosca. Nella stessa zona, ad Armyansk, i russi hanno imbottito di esplosivi l'impianto chimico Titan per fermare l'avanzata nemica. A Yasynuvata (Donetsk) gli ucraini hanno bombardato la stazione ferroviaria occupata. Nel Kharkiv 3 civili sono stati uccisi in un blitz a Chuguyiv. Gli ucraini hanno colpito 11 unità di artiglieria, tre veicoli antiaerei e una stazione radio.

I russi hanno concentrato i loro sforzi su Lyman, Bakhmut e Marin, dove sono tutt'ora in corso pesanti combattimenti. Ci sarebbero morti e feriti nel quartiere Kirovsky di Donetsk, dove gli ucraini hanno aperto il fuoco con sistemi di razzo multipli. Conquistata da Kiev la diga di Kurdiumivka, vicino a Bakhmut.

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