Il monito della Lega sul voto: "Nuovo governo o rincaro Iva"

La Lega adesso lancia un messaggio chiaro: l'unica strada è quella del voto e in tempi brevi. Altrimenti scatta il rincaro sull'imposta del valore aggiunto

Il monito della Lega sul voto: "Nuovo governo o rincaro Iva"

Al "romanzo della crisi" si aggiunge un nuovo capitolo. È partito lo scambio di accuse tra Cinque Stelle e Lega su chi di fatto vuole mandare tutto all'aria. L'avvio della crisi di fatto è della Lega che ha chiesto chiaramente un ritorno alle urne. Nel mezzo però ci sono le possibili mosse del Colle e del Movimento Cinque Stelle che potrebbero ritardare la caduta definitiva dell'esecutivo e l'appuntamento col voto. Una cosa è certa: lo spartiacque di questa sfida dura è la manovra e i rapporti con Bruxelles. Di fatto su questo terreno si incrociano i moniti della Lega e le accuse dei Cinque Stelle. La Lega infatti chiede un voto in tempi rapidi per poi dare il via alla manovra con un nuovo governo in carica che dovrebbe scongiurare l'aumento dell'Iva: "Prima si vota per un nuovo governo, prima si potrà lavorare alla manovra economica. Se qualcuno la tira per le lunghe avrà sulla coscienza un eventuale aumento dell’Iva", fanno sapere i capigruppo del Carroccio Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Parole che però hanno acceso i Cinque Stelle che hanno reagito in modo duro lanciandosi (nuovamente) all'attacco dei pentastellati: "Ecco l'ammissione di responsabilità della Lega.

Con la nota diramata da poco i leghisti ammettono che con la caduta del governo decisa da Salvini aumenterà l'Iva. Si tratta di un autogol tremendo, il problema è che il torto lo faranno agli italiani. Incoscienti!". Insomma sul terreno di battaglia della manovra comincia a farsi sempre più dura la lotta tra i pentastellati e i grillini. A rincarare la dose sono arrivate le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: "Aumento dell’Iva? Io lo chiamerei piuttosto il terrore del voto. Se si torna alle urne in tempi rapidi, il nuovo governo prenderà tutte le disposizioni necessarie affinchè non ci siano aumenti dell’Iva. Dopo di che - aggiunge chiosato - può dire che erutteranno i vulcani o che torneranno le glaciazioni.

Direi che questa è la paura di confrontarsi con gli elettori". Insomma lo scontro tra le due anime della maggioranza è solo all'inizio e di fatto questa volta c'è di mezzo un obiettivo ben più consistente: il consenso elettorale in vista del voto.

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