"Mosca ha un piano per attaccare la Nato". La smentita del Cremlino: "È una bufala"

Le mosse della Russia tra Polonia e Lituania innescherebbero la guerra nel 2025

"Mosca ha un piano per attaccare la Nato". La smentita del Cremlino: "È una bufala"
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Dal corridoio di Danzica a quello di Suwalki: un lembo di terra in Europa orientale potrebbe di nuovo causare una guerra mondiale. La fascia tra Polonia e Lituania, che separa l'enclave russa di Kaliningrad dalla Bielorussia, provocherebbe un attacco di Mosca al fianco orientale della Nato. L'escalation è già domani: da febbraio prossimo, una catena di eventi innescata dalla Russia potrebbe portare alla guerra nella primavera-estate del 2025. È uno «scenario addestrativo» classificato del ministero della Difesa tedesco, pubblicato dal quotidiano Bild.

Senza voler commentare la simulazione «Difesa dell'Alleanza atlantica 2025», il dicastero ha comunicato che si tratta di uno scenario «estremamente improbabile». Tuttavia, la rivelazione ribadisce come nella Nato un confronto militare con la Russia sia considerato possibile. Un documento di normale prassi per un ministero della Difesa, non un allarme, diviene centrale per comprendere come l'Alleanza atlantica osservi la Russia dopo la sua invasione dell'Ucraina.

È da qui che prende le mosse lo scenario, rilevante anche perché la Germania rivendica un ruolo di guida sul fianco Est della Nato. Per i generali di Berlino, a febbraio la Russia darebbe il via a una strategia in cui unisce guerra classica e ibrida. Come primo passo, Mosca mobilita 200mila militari e attua un'offensiva in Ucraina per approfittare del vacillante sostegno occidentale a questo Paese. Il Cremlino ordina attacchi informatici contro i Paesi baltici, fomentandovi disordini tra la minoranza russa e il resto della popolazione così da avere un pretesto per intervenire come in Crimea e nel Donbass.

A settembre, per le esercitazioni «Zapad 2024», la Russia schiera 50mila militari nel suo Ovest e in Bielorussia al confine con Polonia e Lituania. La pressione sul fianco Est della Nato monta a ottobre con il dispiegamento di missili a medio raggio a Kaliningrad. Mosca denuncia al Consiglio di sicurezza dell'Onu che l'Alleanza atlantica progetta di attaccare la sua enclave sul Baltico. Le forze russe in Bielorussia vengono potenziate: a marzo 2025, sono due divisioni corazzate e una di fanteria meccanizzata per un totale di 70mila militari pronti a marciare sul corridoio di Suwalki per conquistarlo.

A maggio, la Nato reagisce schierando a Est 70mila effettivi, di cui 30mila tedeschi, come «deterrenza credibile». Qui lo scenario del ministero della Difesa di Berlino si interrompe.

Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha liquidato le rivelazioni di Bild come «fandonie e notizie false». Caustico il commento della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: «È l'oroscopo dell'anno scorso».

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