Il Movimento 5 Stelle debutta al World Economic Forum di Davos

Carla Ruocco previene le critiche: "Nulla di opaco o di strano. Seguo temi economici e ho portato le posizioni del movimento"

Il Movimento 5 Stelle debutta al World Economic Forum di Davos

Il Movimento 5 Stelle debutta sul palcoscenico del World Economic Forum di Davos.

A sbarcare nella cittadina svizzera è stata Carla Ruocco, deputato M5S e membro del Comitato direttivo del movimento che oggi ha partecipato a un dibattito su "Europa e populismo" insieme a Timo Soini, leader e fondatore del partito dei "Veri Finlandesi".

"È una Europa tutta da rivisitare", dai migranti alla lotta alla povertà "è necessaria la condivisione", ha spiegato Ruocco parlando con i giornalisti al Congress Center di Davos e prima di entrare in un panel sulla Gran Bretagna e l'Europa dove intervenivano anche Mario Monti e il cancelliere dello Schacchiere Philip Hammond.

"L'Europa ha dimostrato il proprio fallimento - ha detto Ruocco - bisogna prevedere il risk sharing a livello finanziario internazionale ed è necessario condividere il nodo dei migranti che non può essere scaricato su un solo Paese". Inoltre, ha aggiunto, "la gestione del fenomeno dei migranti va pianificata, ne vanno comprese le cause e poi scelte le soluzioni".

"Quello che non va fatto - ha aggiunto - è combattere gli effetti ultimi in via emergenziale". La deputata poi previene le critiche e, a chi ricorda che il congresso di Davos è sempre stato demonizzato da Grillo e dal Movimento 5 Stelle risponde: "Nulla di opaco o di strano: seguo temi economici e ho portato le posizioni del movimento. Sono venuta a Davos perchè sono interessata al tema della povertà di cui si parla in alcuni studi diffusi in occasione del Forum. So che qui è un tema centrale". "Parlo e ascolto molte persone, scendo in piazza e partecipo ai convegni. Mi sembra normale essere qui", ha detto.

Il reddito di cittadinanza

Ha poi continuato: "Bisogna partire dalla visione del lavoro che in futuro rischia di creare ancora più disoccupazione". La soluzione, ha detto "è il reddito di cittadinanza che il M5s ha proposto per primo e che consente di sopravvivere prima di trovare un nuovo lavoro. Il reddito universale riuscirebbe allo stesso tempo a garantire che non si diventi poveri. Ma non sarà assistenzialismo bensì un puntare a dare le risorse per ricollocarsi in quello che è oggi un nuovo mercato del lavoro, e questa proposta è centrale e non solo per l'Italia".

Nel panel insieme al populista finlandese, Ruocco si è mostrata disinvolta anche esprimendosi in un inglese corretto anche se con un accento chiaramente italiano. "C'è una grande distanza tra i vecchi politici, bisogna invece ascoltare i cittadini. Non bisogna avere un punto di vista ideologico ma risolvere i problemi".

Ruocco ha parlato di Europa, di migranti, ed è stata incalzata naturalmente sul referendum: "In Italia - ha detto - la gente con il referendum ha chiesto anche di andare al voto. Invece è arrivato un nuovo governo, gemello del precedente, che non è stato votato.

Noi chiediamo che si vada alle urne". Il tema sul tappeto è quello del populismo e Soini respinge le accuse: "Se le elite e i media ci attribuiscono l'etichetta di populisti, con accezione negativa, è perchè sono stati messi in difficolta".

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