Muore a 9 anni per entrare negli Usa Ma nessuno mette Biden alla sbarra

Con il neo presidente un'immigrazione mai vista in 20 anni. Al confine crescono i detenuti. E manca chi piange le vittime

Muore a 9 anni per entrare negli Usa Ma nessuno mette Biden alla sbarra

Aveva nove anni, è morta affogata mentre con la mamma e il fratellino di tre anni tentava di lasciarsi alle spalle il Messico e raggiungere il Texas attraversando il Rio Grande aggrappata ad una camera d'aria. Ma la sua foto, a differenza di quella di Valeria annegata con papà nel giugno 2019, non occuperà le prime pagine. Non farà il giro del mondo. Non strapperà lacrime a milioni di lettori. Il motivo è semplice. Finché alla Casa Bianca c'era il cattivo Donald Trump commuoversi per i migranti era politicamente obbligatorio. Con Joe Biden neppure la morte d'una bimba fa più notizia.

E poco importa se dietro quella tragedia vi sono gli errori di un Presidente che pur di dimostrarsi più «buono» e più «generoso» ha scardinato le politiche migratorie di Donald Trump, illuso milioni di disperati e messo in moto marea umana, che nessuno sa come fermare. I numeri parlano chiaro. Il Washington Post, quotidiano non certo sospettabile di simpatie repubblicane, parla della «più grande ondata da vent'anni a questa parte con ben due milioni di migranti al confine meridionale».

I dati delle autorità confermano la previsione. Secondo la polizia di frontiera statunitense, solo a marzo sono stati arrestati e detenuti 100mila clandestini, un dato senza precedenti dal 2006. E in giornate come quella del 10 marzo i fermi hanno superato quota 6mila in sole 24 ore. Ma il dato che più spaventa l'Amministrazione è quello dei 16mila minori detenuti nei capannoni al confine. Un dato terribile che richiama alla mente quello dei bimbi separati dalle famiglie usato a suo tempo dalla propaganda democratica per accusare Donald Trump.

Ora i bambini non vengono più separati dai genitori, ma le loro condizioni sono anche peggiori. Le foto uscite lunedì dal centro di detenzione texano di Donna rivelano una situazione inaccettabile in tempo di pandemia. Le immagini mostrano decine e decine di famiglie costrette a dormire a pochi centimetri di distanza sotto coperte di allumino rimboccate sopra sottili materassini di gomma. Ma la forza di quelle immagini alimenta anche le polemiche e le prime accuse ad un Presidente trattato fin qui come un salvatore della Patria. Indiscrezioni provenienti dall'interno dell'Amministrazione citano gli avvertimenti delle autorità federali attentissime, già a dicembre, a segnalare il rischio di promesse e aperture capaci d'innescare incontenibili movimenti di massa.

Avvertimenti che non impedirono a Biden di firmare, poche ore dopo il giuramento, ben cinque decreti presidenziali con cui si aboliva sia la norma che imponeva ai richiedenti asilo di attendere risposta in Messico sia le altre leggi diventate simbolo della «tolleranza zero» di Trump.

Il tutto senza però prepararsi ad un eventuale emergenza.

Tutta quella fretta sta, però, seminando morte, rabbia e disperazione lungo il confine meridionale. E minaccia di rivelarsi la vera maledizione dei primi «cento giorni» di Joe Biden.

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