In attesa di capire se, quando e come l'Iran colpirà Israele, i riflettori dei media di Teheran sono puntati sul grande numero di nuovi missili da crociera a disposizione della Marina del Corpo dei guardiani della rivoluzione, i cosiddetti Pasdaran. Le agenzie nazionali Tasnim e Isna hanno parlato di "missili invisibili" e difficili da intercettare. Hanno inoltre spiegato che i razzi avrebbero inedite capacità, comprese testate ad alto potenziale e il fatto di essere "non rilevabili". Pare, infatti, che ciascuno di questi jolly militari sarebbe in grado di provocare "gravi danni" e di affondare i "cacciatorpedinieri nemici". Le dotazioni comprenderebbero anche missili a medio e a lungo raggio, vari tipi di droni, sistemi per la guerra elettronica, radar marini e altre attrezzature da combattimento. Si tratta semplicemente di pura propaganda o c'è qualcosa di vero negli annunci dei media iraniani?
I nuovi missili dell'Iran
Il tempo stringe e l'offensiva di Teheran è presumibilmente sempre più vicina. L'agenzia iraniana Tasnim scrive che "sistemi missilistici" e altri equipaggiamenti "sono stati aggiunti alle dotazioni della Marina dei Guardiani della Rivoluzione". L'agenzia parla di "missili da crociera con nuove capacità, comprese testate altamente esplosive che non sono rilevabili" e che sarebbero in grado di "provocare danni importanti e affondare" gli obiettivi, "cacciatorpedinieri" compresi. La notizia viene riportata anche dall'iraniana Press Tv secondo cui le nuove dotazioni sono tutte di fabbricazione iraniana e comprendono anche "droni e diversi tipi di razzi a lungo e medio raggio". Sono state consegnate, stando ai media iraniani, durante una cerimonia alla presenza del generale Hossein Salami.
Gli Stati Uniti hanno avvertito l'Iran che potrebbe subire un colpo devastante se lanciasse un attacco su larga scala contro Israele. L'avvertimento, ha spiegato il Wall Street Journal, è stato trasmesso a Teheran sia direttamente che tramite intermediari, ha affermato un funzionario statunitense anonimo senza fornire ulteriori dettagli. "Gli Stati Uniti hanno inviato un messaggio chiaro all'Iran: il rischio di una grave escalation se dovessero sferrare un attacco di rappresaglia significativo contro Israele è estremamente alto", ha detto il funzionario al giornale Usa. "Se si intraprende questa strada, vi è un serio rischio di conseguenze per l'economia iraniana e per la stabilità del suo governo appena eletto", aggiunge il funzionario statunitense. Secondo quanto dichiarato al Wsj da un funzionario statunitense, il messaggio non vuole essere una minaccia, ma piuttosto un avvertimento su come Israele potrebbe reagire.
Attacco in vista?
Israele sta intanto lavorando per fornire un adeguato preavviso dell'attacco previsto da parte dell'Iran e del partito sciita libanese Hezbollah al Paese. Lo ha affermato il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Yoav Gallant, durante una riunione presso il Comando del fronte interno delle Forze di difesa di Israele (Idf), secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel. "Di fronte al tentativo del nemico di seminare la paura, dobbiamo continuare la vita di tutti i giorni", ha dichiarato il ministro.
Nel frattempo Mosca ha invitato le parti ad abbandonare le iniziative che potrebbero portare a un'escalation nel contesto dell'aggravamento della tensione tra i due Stati rivali.
"Siamo in contatto con tutti, ieri ho incontrato l'ambasciatore israeliano" ha detto il viceministro degli Esteri della Federazione Russa, Mikhail Bogdanov a Ria Novosti, "Siamo favorevoli alla riduzione dell'escalation ed esortiamo tutti ad astenersi da un'ulteriore escalation, che minaccia il disastro per tutti i Paesi della regione. Dobbiamo cercare una soluzione politica ai problemi", ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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