Ncd senza voti: solo 5 eletti E Alfano passa agli insulti

RomaAl Viminale il ministro dell'Interno conta gli eletti: quelli degli altri. Nelle sette Regioni al voto il partitino di Angelino Alfano, il Nuovo Centrodestra, riesce nell'«impresa» di far eleggere cinque consiglieri regionali. Le percentuali parlano chiaro: in Veneto il 2,04%, in Liguria 1,71%, in Umbria 2,64%, in Toscana 1,19, nelle Marche il 3,97%, in Puglia il 5,95%. E anche in Campania, dove il Ncd sfiora il 6% (5,92%), i due eletti sono uno espressione della pasionaria Nunzia De Girolamo (nel cui feudo, Benevento, il Ncd ottiene il miglior risultato in Italia superando l'8%) e l'altro in quota Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc. Un risultato che accelera il processo di implosione di un partito nato nel dicembre 2013 sull'onda di «responsabilità» e antiberlusconismo. Le truppe di Alfano sono a un bivio: continuare a sostenere un esecutivo in cui svettano il Pd e il capo dell'esecutivo Matteo Renzi, o provare a ripartire da un rassemblement con Forza Italia e la Lega Nord?

In Transatlantico la domanda attanaglia i parlamentari più o meno ortodossi di rito alfaniano. Al momento divisi fra coloro che sarebbero intenzionati a entrare nel Pd, come il ministro Beatrice Lorenzin («Non fa altro che parlare di Matteo», rivelano) o il sottosegretario Gioacchino Alfano, e chi invece punterebbe a un'alleanza con Forza Italia e Lega Nord. In questo contesto si muove la strategia dell'inquilino del Viminale, oggi sempre più isolato nell'esecutivo, che però si lascia andare dai microfoni di Porta a Porta dove arriva a chiedere a Renzi la modifica dell'Italicum: «Un'apertura sulle coalizioni sarebbe un'opportunità per tutti».

Ma prima di pensare all'Italicum è necessario risolvere i problemi in famiglia. Riflettori puntati su Gaetano Quagliariello, ormai sul banco degli imputati. Sembra che nel partito sia partita una raccolta firme per sostituire il coordinatore nazionale. Ma il professore rilancia e si dice più che soddisfatto del risultato delle Regionali: «Il dato è di sostanziale tenuta rispetto alle elezioni europee, sia sulle percentuali sia sui numeri».

Ma queste percentuali, sussurrano dall' inner circle di Palazzo Chigi, non potrebbero essere più sufficienti a conservare dicasteri di peso come Interno e Sanità. Alfano, assente, insulta via Twitter : «Alla faccia dei soliti necrofori, sotterratori e portasfiga, con la felpa e con la penna noi ci siamo e andiamo avanti».

Twitter: @GiuseppeFalci

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