La via per il governo Draghi sembra ormai tracciata, con numerosi partiti politici pronti ad unirsi al codazzo che si trova già dietro l'ex presidente della Bce; l'unico a mostrare palese diffidenza nei confronti della scelta del capo dello Stato Mattarella pare essere il gruppo di Fratelli d'Italia (FdI), che ancora spinge per chiamare gli italiani alle urne a far così scegliere ai cittadini il destino del Paese. "Non condivido la scelta del Presidente della Repubblica di aver escluso il voto e mi pare anche, francamente, che alcune motivazioni che il Presidente Mattarella ha addotto fossero forzate. Ad esempio non mi ha convinto sulla questione dei tempi, visto che 60 giorni e più sono già trascorsi dalla crisi innescata da Renzi agli inizi di dicembre. Io non ho nulla contro Mario Draghi ma è una scelta che non mi sento di avallare", ha dichiarato la presidente di FdI Giorgia Meloni nel corso della registrazione di Restart (Rai2). Il capo dello Stato, tuttavia, non è rimasto proprio con le braccia conserte, anzi: avrebbe addirittura fatto pressioni su Luigi Di Maio affinché si prendesse in seria considerazione la candidatura dell'ex numero uno della Bce, così da allontanare lo spettro delle urne."L'Italia non è una democrazia di serie B", ha affondato ancora la Meloni. "Il popolo ha diritto di scegliere e di farlo soprattutto nei momenti di difficoltà".
Le elezioni sembrano pertanto essere sempre più lontane, ed una delle scuse accampate da chi respinge con forza l'ipotesi delle urne è la tanto decantata emergenza sanitaria. I rappresentanti di Fratelli d'Italia, però, intendono vederci chiaro. Per quale ragioni negli altri paesi (tanto per citarne uno importante, gli Stati Uniti d'America o magari anche il Portogallo, membro tra l'altro dell'Unione Europea) è possibile andare a votare ed in Italia no? Il Coronavirus può davvero vincere sul diritto dei cittadini italiani di esprimere le proprie preferenze? È stato per caso il Comitato tecnico scientifico tanto caro a Giuseppi a porre un veto?
Il deputato di Fratelli d'Italia Marcello Gemmato, responsabile per il suo partito del dipartimento Sanità, chiede trasparenza, cosa che nei piani alti è mancata soprattutto in questi ultimi giorni. "Il governo chiarisca se l'ipotesi di rinvio delle prossime elezioni amministrative è frutto di un pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) o di congetture e premure diverse", dichiara il deputato di Fdi, come riportato da AdnKronos. "Nel primo caso, sarebbe interessante sapere su quali basi si fonda il pronunciamento del CTS e quali sono le proiezioni di un eventuale contagio. Queste condizioni di pericolo sussistevano già nella scorsa tornata elettorale amministrativa di settembre quando abbiamo votato per le regionali ed in diversi comuni? Esistono numeri certi relativi al presunto contagio di quella tornata elettorale?", si domanda Gemmato.
"Oltre a presentare una interrogazione parlamentare chiederò un accesso agli atti per verificare se le ipotesi sollevate siano effettivamente certificate dal Comitato Tecnico Scientifico e, quindi, siano fondate su dati statistici e su dati epidemiologici concreti'", conclude.
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