Di Maio tesse la sua tela: ecco il vero obiettivo

Cassa Depositi e prestiti, Ferrovie dello Stato e Sace. Ma non solo. Così Luigi Di Maio tesse la sua rete di potere tra le varie aziende di Stato

Di Maio tesse la sua tela: ecco il vero obiettivo

"Niente Papeete: la crisi sarebbe un favore a Putin". Così, ieri, il ministro Luigi Di Maio, pur senza mai nominarlo, ha avvertito Giuseppe Conte che questo non è proprio il momento migliore per far traballare l'esecutivo di Mario Draghi.

Una crisi di governo "non permetterebbe all'Italia di prendere provvedimenti su bollette, benzina e gas", avverte il ministro degli Esteri che, nelle scorse settimane, è stato artefice di una scissione che ha portato avanti proprio per 'irrobustire' la maggioranza da eventuali velleità di Conte. Ma il leader del M5S sembra non escludere il voto contrario al Dl Aiuti in arrivo la settimana prossima in Senato: "Se da Draghi arriveranno dei no alle nostre proposte usciremo dal governo". Nel frattempo Di Maio continua a tessere la sua rete di potere tra le varie aziende di Stato. Tutte relazioni che, in vista della nascita du un vero e proprio soggetto politico che potrebbe avvenire a settembre, potrebbero risultare utili e decisive per le Politiche del 2023.

Entrando nel dettaglio, il Foglio ha scoperto che il 24 maggio scorso il cda di Simes, società partecipata al 76% da Cassa depositi e prestiti e da una serie di banche italiane e associazioni di imprenditori, ha confermato Pasquale Salzano, ex ambasciatore dell'Italia in Qatar, come presidente. Nel cda sono stati nominati anche l'armatore Guido Grimaldi e la vicepresidente di Confindustria per l'internazionalizzazione, Barbara Beltrame. Tutte figure che hanno un rapporto molto buono e stretto con Di Maio.

Nel cda di Cassa depositi e prestiti, invece, siede da un anno Fabiana Massa, che ricopre anche il ruolo di presidente del comitato Parti correlate. In Ferrovie dello Stato troviamo Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, che dal giugno 2021 è anche presidente del comitato governance, nomine e remunerazioni.

Dentro il cda di Ivimit, società controllata dal Mef che si occupa del patrimonio immobiliare pubblico, Di Maio può contare su Monica Scipione, mente in Sace sull'ambasciatore Ettore Sequi, segretario generale del ministero degli Esteri. Qui, come consigliere d'amministrazione, vi è anche Vincenzo De Falco, un altro vicino al titolare della Farnesina.

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