Si aggiunge altra carne al fuoco che complica la nuova avventura di Giuseppe Conte alla guida del Movimento 5 Stelle. Questa volta a mettere i bastoni tra le ruote al progetto di rifondazione non è né il braccio di ferro con Davide Casaleggio né il diverbio a distanza con Beppe Grillo, ma una serie di malumori della base grillina che intende denunciare il percorso che ha portato l'ex premier al vertice del M5S. Da Napoli sta infatti per partire la prima offensiva legale contro il voto che ha eletto Conte presidente del Movimento: è in dirittura d'arrivo la notifica del ricorso giudiziario per l'annullamento del nuovo statuto redatto dall'ex presidente del Consiglio. "Facciano le iniziative che ritengono", è la replica dell'avvocato.
Un'altra grana per Conte
Azioni di questo tipo erano nell'aria, con i pentastellati storici che hanno da sempre sostenuto come Conte non fosse iscritto al M5S. Un gruppo di attivisti della prima ora ha impugnato non solo il nuovo statuto, ma anche la consultazione attraverso cui l'avvocato è stato incoronato al primo posto della galassia gialla. I promotori del ricorso hanno fatto sapere all'Adnkronos che "sono sette gli articolati motivi di illegittimità, non solo procedurali, che verranno illustrati nei prossimi giorni in conferenza stampa".
L'iniziativa è stata partorita alla luce della "deriva verticistica" che con il passare del tempo "ha portato ad accantonare le regole e i principi fondanti del M5S". In sostanza si lamenta la sospensione della democrazia interna. Il ricorso sarà presentato a Napoli e vede come promotori alcuni attivisti storici che si sono rivolti all'avvocato Lorenzo Borrè, ma coinvolge anche militanti provenienti da diverse parti d'Italia. I ricorrenti denunciano - tra le altre cose - la "non iscrizione di Conte" al Movimento 5 Stelle, il "mancato raggiungimento del quorum della 'metà degli iscritti' per l'approvazione del nuovo statuto" e la "pubblicazione della convocazione su una piattaforma ignota alla maggioranza degli iscritti".
L'incubo Amministrative
Una notizia che di certo non facilita le prossime mosse del leader grillino, che in questi giorni si sta muovendo in prima persona in vista delle elezioni Amministrative di ottobre. Un appuntamento cruciale che inevitabilmente rappresenterà il primo vero banco di prova del nuovo M5S targato Conte.
L'ex premier teme un'umiliazione elettorale: iniziare con risultati pessimi nelle città sarebbe un passo falso disastroso.
Ecco perché l'avvocato ha messo le mani avanti fin da subito, come se sentisse già puzza di flop elettorale: "Il risultato di questo voto non potrà essere significativo per il Movimento, visto che il nuovo corso non ha ancora potuto dispiegare i suoi effetti. Quindi non potrà essere questo un banco di prova".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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