"Non votare è autolesionista". L'appello di Berlusconi contro l'astensionismo

La pillola quotidiana di Silvio Berlusconi si rivolge agli elettori che non andranno alle urne il prossimo 25 settembre: "Votare è un dovere verso il Paese"

"Non votare è autolesionista". L'appello di Berlusconi contro l'astensionismo

Più si avvicina il giorno del voto, più Silvio Berlusconi aumenta la sua presenza social allo scopo di arrivare a quanti più possibili elettori. Il Cavaliere in questa fase non si limita solo a presentare il programma elettorale ma è impegnato anche nel difficile compito di riportare alle urne gli elettori delusi, quelli che rappresentano il più corposo gruppo di elettori: gli astenuti. L'astensionismo è uno dei problemi più gravi del nostro sistema democratico, un fenomeno che all'ultima tornata elettorale di giugno ha assunto proporzioni molto ampie. Nell'ultima pillola presentata sui social, Silvio Berlusconi si è rivolto proprio a chi, anche questa volta, non vorrebbe andare al voto.

"La pillola di oggi ha uno scopo preciso. Denunciare una situazione che è davvero incredibile ed è inaccettabile in quella che vuole essere una vera e compiuta democrazia. Parlo del tasso di astensionismo, cioè del numero di italiani che dicono che non andranno a votare. È un tasso superiore al 40%, a cui bisogna aggiungere l’11% degli italiani indecisi", ha detto Silvio Berlusconi all'inizio del video con un tono grave. Il Cavaliere, nella sua breve clip, porta i numeri del fenomeno, che appare piuttosto preoccupante: "Ben 23 milioni di italiani non andranno a votare e non capiscono l’importanza della scelta storica da compiere da tutti noi il 25 settembre. È davvero incredibile che il 50% degli italiani non voti". Se più della metà degli italiani non vota, la democrazia appare irrimediabilmente azzoppata.

"Allora, mi rivolgo a voi che non intendete andare a votare o a voi che ancora non sapete per chi votare. Vi chiedo: davvero non v’importa che le vostre pensioni o quelle dei vostri genitori siano cosi basse? Siete davvero contenti di pagare cosi tante tasse e cosi alte? Davvero non v’importa di dover attendere mesi o anni per avviare un’attività imprenditoriale, per costruire o anche solo ristrutturare una casa?", domanda Silvio Berlusconi. E ancora, il presidente di Forza Italia prosegue, rivolgendosi sempre a chi è indeciso o ha già deciso che non voterà: "Davvero siete contenti, se siete lavoratori dipendenti, che il vostro stipendio venga più che dimezzato dallo Stato, portandosene via una fetta importante con il cuneo fiscale? Davvero siete contenti se siete stati assolti da un’accusa in tribunale, dopo anni di processo, di angosce, di spese e di essere richiamati in giudizio e di continuare ad essere processati all’infinito?".

Domande retoriche proposte da Silvio Berlusconi allo scopo di smuovere le coscienze degli aventi diritto al voto. "Non andare a votare è un comportamento autolesionista, perché noi di Forza Italia, se il 25 settembre avremo il vostro sostegno, potremo davvero mettere fine a tutte queste ingiustizie", ha spiegato il Cavaliere, aggiungendo che "votare non è solo un vostro diritto, è una vostra precisa convenienza, ma anche, ricordatelo, è un dovere verso voi stessi, verso i vostri figli, verso gli italiani, verso il nostro Paese".

L'appello di Silvio Berlusconi è molto chiaro: "Dovete andare a votare e, naturalmente, dovete votare per noi di

Forza Italia, perché soltanto noi abbiamo sempre dimostrato di saper cambiare le cose che non funzionano. Nessun altro mai in Italia sarà in grado di fare quello che noi ci impegniamo a fare con voi".

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