Open Arms, Ong e parti civili pretendono un milione da Salvini

Il legale di un naufrago chiede 50mila euro al ministro: "La permanenza in mare aggravò danni già subiti"

Open Arms, Ong e parti civili pretendono un milione da Salvini
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Un milione di euro di risarcimento. Al processo «Open arms» che si celebra a Palermo, l'accusa pochi giorni fa ha chiesto 6 anni di carcere per Matteo Salvini, accusato di rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona, per aver trattenuto 147 migranti a bordo della nave dell'ong spagnola senza far sbarcare in Italia i suoi passeggeri (se non quelli bisognosi di assistenza).

E ieri è stato il turno delle parti civili: ong, enti e associazioni che si sono costituiti nel processo al leader della Lega, che nel 2019 - anno a cui risalgono i fatti - era ministro dell'Interno e oggi è titolare delle Infrastrutture. E le parti civili hanno chiesto, appunto, oltre un milione di euro di risarcimento. «Per fortuna Open Arms ha salvato 147 persone - ha attaccato l'avvocato Michele Calantropo, che rappresenta l'Arci - c'era una situazione drammatica a bordo. E invece, il ministro Matteo Salvini era impegnato solo a tenere un pugno duro contro quei disgraziati, pugno duro che era esclusivamente lo strumento elettorale per potersi differenziare perché in quella fase c'era uno scontro politico all'interno del governo, come hanno dichiarato alcuni ex ministri sentiti in quest'aula». Una somma di 50 mila euro a titolo di risarcimento, al termine della discussione è stata chiesta all'attuale ministro delle Infrastrutture dall'avvocata Serena Romano, legale di parte civile di Musa, uno dei naufraghi soccorsi dalla nave ong nell'agosto 2019. «La condotta dell'imputato - ha detto l'avvocato Romano - ha aggravato i danni già subiti in Libia da Musa, che aveva 15 anni, per le sofferenze fisiche ed emotive e per l'ingiustificato prolungamento della permanenza in mare, per il timore di essere riportato in Libia, per la violazione di tutti i diritti riconosciuti dalla nostra carta costituzionale che tutelano l'infanzia, che andava tutelata».

Intanto, sul piano politico, prosegue la mobilitazione del Carroccio, dopo che Salvini ha deciso di andare avanti difendendosi in tutte le sedi e facendo della vicenda giudiziaria una battaglia anche di tipo politico, per la «difesa dei confini» e la sicurezza. La Lega annuncia che sono oltre 5.

700 le sottoscrizioni sul suo sito per la raccolta firme «IostoconSalvini: solidarietà a Matteo Salvini, che rischia 6 anni di carcere per aver bloccato l'immigrazione clandestina e difeso l'Italia». La raccolta firme proseguirà online e sono previsti gazebo per i prossimi due fine settimana.

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