Ora la Kyenge bacchetta Salvini: "Sanzionare chi insulta i migranti"

La Kyenge disse: "La Lega è razzista". Un giudice le ha dato ragione. E ora lei accusa: "Salvini fa propaganda xenofoba per avere più voti"

Ora la Kyenge bacchetta Salvini: "Sanzionare chi insulta i migranti"

Cecile Kyenge aveva definito in un articolo la Lega Nord "partito razzista". Per il gip del Tribunale di Milano, Maria Vicidomini, però, non si è trattato di diffamazione, ma di esercizio di "critica politica". E così ha deciso di archiviare la querela per diffamazione presentata dal leader del Carroccio, Matteo Salvini, contro l'ex ministro dell'Integrazione. "La società deve agire - spiega a Repubblica la Kyenge - reagire per impedire questa politica di propaganda xenofoba per conquistare e ampliare il consenso".

Per il gip, "l'attenta lettura degli articoli in relazione ai quali è stata presentata querela per diffamazione, pubblicati sui quotidiani on line Affari Italiani ed Editoriale Padano il 3 marzo 2015 vale a chiarire l'assenza di portata diffamatoria dei medesimi". E questo perché "i due articoli, isolatamente e complessivamente considerati, rientravano pienamente nell'esercizio del diritto di critica politica, in quanto le affermazioni della Kyenge inerivano ad un più complesso discorso dell'indagata, nella sua veste di europarlamentare, relativo alla necessità di monitorare le modalità di attuazione della legge Mancino".

All'indomani della sentenza del tribunale di Milano la Kyenge torna, quindi, la carica attaccando frontamente Salvini e il popolo leghista. "Forse adesso smetteranno di tirare il sasso e nascondere la mano - tuona su Repubblica - prenderanno provvedimenti contro chi semina odio". L'ex ministro accusa i vertici del Carroccio e di altri partiti di destra di non sanzionare gli iscritti che insultano gli immigrati.

"Anzi - accusa - li hanno appoggiati e difesi". Quindi aggiunge: "A furia di spargere odio gli xenofobi raggiungono il risultato voluto [...] far vedere chi è diverso come un pericolo, come il nemico".

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