Dire che "la Lega Nord è razzista", come aveva dichiarato nel febbraio 2015 Cécile Kyenge non è diffamazione.
Lo ha stabilito il gip di Roma Maria Vicidomini che, come racconta Repubblica, ha archiviato la querela presentata allora dal partito guidato da Matteo Salvini contro l'ex ministro. Per il giudice, infatti, la frase si riferiva a vicende specifiche e per questo la Kyenge "si limitò a rimarcare la necessità di sanzioni per i partiti o gruppi politici che si facessero portavoce di discorsi a contenuto razzista chiarendo espressamente che intendeva riferirsi non solo alla Lega Nord ma a tutti i i partiti". E in particolare si riferiva "all'assenza di sanzioni del partito verso i suoi esponenti che facevano dichiarazioni razziste, difendendoli anzi nelle aule giudiziarie"
La "guerra" tra Kyenge e Carroccio era iniziata Roberto Calderoli che l'aveva
definita "un orango". Ne è nata una bufera mediatica e giudiziara per cui l'attuale vicepresidente del Senato è ancora in attesa di sentenza della Corte costituzionale, che deve valutare se può godere di immunità parlamentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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