Ora Meloni avvisa Salvini: "Mai i voti di Fratelli d'Italia per esecutivo a guida M5s"

La Meloni fissa i paletti: "Interessati solo se il premier è compatibile con noi". E sul programma: "Il M5s è troppo spostato a sinistra"

Ora Meloni avvisa Salvini: "Mai i voti di Fratelli d'Italia per esecutivo a guida M5s"

"I voti di Fratelli d'Italia per un governo guidato dai 5 Stelle non ci saranno mai. Lo guida Salvini? Sono interessata. Lo guida una persona terza compatibile con noi, come Del Debbio? Ti ascolto. Lo guida Saviano? Non ti ascolto". Giorgia Meloni fissa per bene i paletti. Perché nulla sia dato per scontato. I voti di Fratelli d'Italia, innanzitutto, non devono essere presi per certo. E, in unaintervista al Corriere della Sera, la Meloni ricorda a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio che Fratelli d'Italia non ma mai chiesto di entrare al governo. È stato il leader grillino a chiedere un incontro. "Però - chiosa - mi pare ci siano ancora parecchi nodi da sciogliere".

In cima alla lista dei nodi da scigliere c'è quellp della presidenza del Consiglio. Chi andrà a Palazzo Chigi? Di Maio scalpita per andarci. Farebbe di tutto per riuscirci. Ma non è scontato. A questo problema si aggiunge quello dei numeri in parlamento. Soprattutto a Palazzo Madama la partita è tutt'altro che chiusa. E i voti di Fratelli d'Italia diventano fondamentali. "Di Maio ha detto che nel governo dovremmo starci anche noi - rivela la Meloni - ma in quel caso ci sarebbe bisogno di un bilanciamento, con lui stesso o un altro del Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi". Il punto è che la leader di Fratelli d'Italia non intende tradire il mandato che le è stato conferito dagli elettori: "Al massimo - ha spiegato - posso accettare un governo a guida centrodestra con l'apporto di altri partiti, per il bene dell'Italia". Un condizione che ha posto allo stesso Di Maio all'incontro dell'altro giorno (guarda il video).

Nell'inrtervista al Corriere della Sera, la Meloni si dice comunque "preoccupata" per i profili di incompatibilità con il programma del Movimento 5 Stelle che "su questioni centrali è schierato più a sinistra".

"Ho chiesto garanzie su alcuni temi, dallo ius soli alla difesa dell'identità italiana - ha spiegato - voglio un impegno chiaro sul divieto di adozione per le coppie omosessuali, sul no alla patrimoniale, sulla flax tax e sul blocco delle frontiere. E nel caso questa esperienza fallisca - conclude - vorrei ragionassimo di legge elettorale, per andare subito al voto con il premio di maggioranza senza il ricatto di un altro governo tecnico".

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