Dal veto di Mattarella a "paciere" tra Italia e Unione europea. Paolo Savona - accusato persino di avere un "piano b" per far uscire il Paese dall'Eurozona - ora chiede di abbassare i toni.
"Da entrambe le parti si sta esagerando", dice l'ex ministro per gli Affari Ue, ora presidente Consob, al Messaggero, "D'altro canto, se in una situazione così delicata come quella italiana la Commissione minaccia di aprire la procedura di infrazione per mancato rispetto dei parametri di bilancio è fatale che si generino reazioni politiche".
Savona chiede "un tavolo alto" e "investimenti per fermare la fuga di capitali e invertire il trend del debito": "Non vedo nelle forze di governo atteggiamenti contro l'Europa né contro la necessità di rimanere nell'Eurozona",spiega, "Sono stato ministro di questo governo e le assicuro che c'è piena coscienza del fatto che il mercato comune è fondamentale per le nostre esportazioni e la tutela del risparmio".
Sul dossier minibot, l'economista ollecita il superamento "della polemica" e di pensare invece "a introdurre gli European Safe Asset" perché "anche la Germania è d'accordo". Savona infine si dice "molto preoccupato" per "l'arrivo di Libra", la criptovaluta lanciata da Facebook: "L'effetto potrebbe essere paragonabile alla fine dell'accordo di Bretton Woods", dice.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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