"Ora separare le carriere" Fronte garantista in piazza

Centrodestra (con Iv e Calenda) all'evento dei penalisti: "La magistratura è forte se è credibile"

"Ora separare le carriere" Fronte garantista in piazza

I temi della giustizia sembrano mettere d'accordo quasi tutte le forze politiche. Tanto che ieri in piazza Cavour, alla manifestazione organizzata dall'Unione delle camere penali italiane per rilanciare il tema della separazione delle carriere nella magistratura, si sono visti, accolti dal presidente dell'Unione delle camere penali Gian Domenico Caiazza, Matteo Salvini (Lega), Maria Elena Boschi (Italia viva), Carlo Calenda (Azione), Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), Andrea Del Mastro (Fratelli d'Italia) e altri esponenti politici che su molti temi vanno tutt'altro che a braccetto.

I partiti hanno accolto l'appello a una necessaria riforma «per rispondere in modo efficace alla grave crisi della magistratura italiana», emersa dopo la vicenda Palamara. «Vogliamo una magistratura forte e la magistratura è forte quando è credibile», le parole di Caiazza. Già il centrodestra, con la raccolta di firme, che partirà il prossimo 2 luglio, per i 6 referendum in tema di giustizia, ha dato un segnale tangibile.

Per Salvini «la separazione delle carriere è una scelta di civiltà, così come la responsabilità civile dei magistrati e la liberazione degli stessi da logiche spartitorie delle correnti».

Calenda (Azione), ha sottolineato che «la posizione dei Cinque stelle è la causa della degenerazione del rapporto tra politica, magistratura e cittadini. Vanno cancellati politicamente. E se la Cartabia non farà quello che ha detto, allora firmeremo i referendum».

Maria Elena Boschi ha chiarito: «Italia viva è accanto ai penalisti. Siamo tutti d'accordo per accelerare i tempi dei processi, ma diciamo no a un baratto con le garanzie costituzionali e il diritto di difesa».

Il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera Andrea Delmastro (Fdi) ha garantito l'appoggio del suo partito «senza se e senza ma al fianco della proposta che viene dall'Unione delle camere penali. Sul tema della separazione delle carriere - ha detto poi - abbiamo già depositato emendamenti. Speriamo che vengano accolti e invitiamo tutto il centrodestra a votarli». E sulla presenza di Italia viva ha chiarito: «Nel fronte della sinistra lumeggiano a volte dei tratti di garantismo. Bisogna vedere se le battaglie le porteranno avanti fino in fondo».

Sisto è fiducioso: «Per come stanno andando le cose, sono convinto che troveremo un accordo - ha chiarito -. Puntiamo a ciò che ci unisce, e non a ciò che ci divide».

Per l'azzurra Giusi Bartolozzi «la separazione della carriere dei magistrati, la riforma del Csm, la rivisitazione del principio di obbligatorietà dell'azione penale sono temi che non consentono un approccio emotivo o populistico. Ne va dell'essenza delle istituzioni o dei fondamenti dello stato di diritto».

Intanto, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Roma Antonio Galletti ha sottoposto a Salvini e all'ex sottosegretario Jacopo Morrone un'altra annosa questione. «Le prenotazioni - spiega - si fanno ancora a mano, scrivendo il proprio nome su un pezzo di carta volante fermato con una pietra. Succede nella Suprema Corte di cassazione per le prenotazioni degli atti urgenti, un sistema avveniristico che perdura dall'inizio della pandemia e non accenna a cambiare ancora oggi in zona bianca».

A causa dello sciopero degli avvocati penalisti, non si terrà oggi, ma il

prossimo 9 luglio, l'udienza preliminare per Ciro Grillo e i suoi tre amici, indagati a Tempio Pausania per violenza sessuale aggravata su una ragazza italo-norvegese di 19 anni avvenuta a Porto Cervo nel luglio del 2019.

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