"Via la patente a chi telefona mentre guida"

Il capo della Polstrada lancia l'allarme: "Troppi incidenti per distrazione, si faccia presto"

"Via la patente a chi telefona mentre guida"

Roma «A mali estremi, estremi rimedi. Per chi viene pescato al telefono mentre sta guidando, propongo il ritiro immediato della patente. E lo dico tenendo ben presente che il numero delle persone che utilizzano il cellulare alla guida è così elevato, da rappresentare oltre il 10% in più delle infrazioni rispetto al 2015». La proposta choc, che farà sicuramente discutere, ma indirizzata all'abbattimento drastico degli incidenti causati dalla distrazione, è di Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio di Polizia stradale. «Questo provvedimento - afferma Bisogno al Giornale - si aggiungerebbe, ovviamente, alla sanzione pecuniaria già prevista». La proposta del capo della Polstrada cade nel momento in cui la riforma del Codice stradale è ancora ferma al Senato e non è possibile sapere quando vedrà la luce. «Se auspico che la mia proposta sia inserita nel nuovo Codice? La verità - risponde Bisogno - è che dobbiamo valutare i tempi necessari per la chiusura dell'iter. E purtroppo, al riguardo, non c'è grande ottimismo». L'alto dirigente fa quindi capire, in pratica un appello vista la gravità della situazione, che ogni momento è buono per dare seguito alla sua proposta, «e spero si agisca il più rapidamente possibile; le telefonate in auto devono avvenire solo tramite il sistema vivavoce, le mani devono restare sul volante».

Oggi, secondo Bisogno, «la guida deve essere soprattutto difensiva, in grado di proteggere anche dalle irregolarità commesse dagli altri». Insomma, viaggiare sulle strade italiane, è diventato pericoloso, in particolare nelle grandi città. Tre incidenti su quattro, dicono i dati Aci, avvengono per colpa della distrazione.

E lo scenario delineato dall'annuale ricerca Aci-Istat pone la telefonata con l'apparecchio appiccicato all'orecchio tra le principali violazioni al Codice sanzionate dalle forze dell'ordine: 148.674, ma in aumento. In testa c'è sempre il superamento dei limiti di velocità (2.660.547 sanzioni nel 2015), quindi l'assenza della copertura Rc auto (195.069), il mancato uso delle cinture e dei sistemi di ritenuta dei bambini (189.096). E ancora sulle cinture di sicurezza, il direttore Bisogno sottolinea il malcostume, vista l'obbligatorietà, di non indossarle quando si è seduti dietro. E lo stesso vale per i passeggeri dei pullman. «Le regole devono essere rispettate». Ma lo smartphone non è pericoloso solo quando si guida. Anche i pedoni sono spesso preda della distrazione negli attraversamenti in quanto impegnati a telefonare, a messaggiare o ad ascoltare la musica. Ecco perché anche il pedone, sostiene Bisogno, dev'essere educato. A parlare chiaro sono sempre i dati Aci-Istat: i pedoni deceduti in incidenti sono cresciuti, nel 2015 e per il secondo anno di seguito, del 4%.

In aumento anche le vittime tra i motociclisti: +7,2%. E se il numero dei morti è di poco calato sulle strade urbane (1.495, -0,7%), un incremento si ha nei grandi Comuni: +8,6%. La distrazione è sempre più sotto accusa.

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