Il Pd adesso sventola le urne e prova a smascherare Matteo

I dem convinti che stia bluffando avvisano Renzi: "Se cade Conte ci sono soltanto le elezioni anticipate"

Il Pd adesso sventola le urne e prova a smascherare Matteo

Il Pd prova a tagliare i ponti alle spalle di Renzi. Non è più il tempo di giocare a scacchi. Basta richieste, ricatti, chiacchiere, teorie sui rimpasti, minacce e ultimatum a raffica. Il messaggio in codice è: vuoi far cadere il governo? Fallo e preparati per le elezioni.

La direzione del partito si è riunita per decidere come affrontare le turbolenze che stanno devastando la maggioranza. Non è che sanno esattamente come uscire da questa crisi politica. L'unica cosa su cui sono tutti d'accordo è che non si può impazzire dietro ai capricci di Matteo. Sta tenendo tutti appesi con la sua pattuglia di parlamentari e un consenso ipotetico che non supera il 3 per cento. I capi del Pd ci fanno la figura degli allocchi.

Zingaretti quando esce dal Nazareno sembra quasi annunciare che si è arrivati alla resa dei conti: «Attendiamo sviluppi della situazione già oggi o, al massimo, domani». Non è detto che non sia così, ma questa è una crisi dove si aspetta sempre qualcosa che tarda ad arrivare. È per questo che nel Pd cercano di mettere dei punti. «Noi - sostiene Zingaretti - non abbiamo mai temuto il voto. Non lo temevamo quando Salvini ha deciso di porre fine al governo nell'estate del 2019, non lo temiamo ora». Sottotesto: Renzi è come Salvini e finirà per farsi del male da solo.

Il partito ha fiducia nel premier Giuseppe Conte. Basta con gli avventurieri (cioè Renzi). Serve stabilità. Il Pd non è disponibile a maggioranze stiracchiate diverse da quella attuale. Non pensa a un governo di unità nazionale. Se cade Conte non ci sarà un Conte numero tre. È il tentativo di restringere gli spazi di manovra dell'uomo di Rignano, l'unico responsabile per quello che sta accadendo. «Il Paese è alle prese con una crisi economica e sociale che alimenta la rabbia delle persone. Come risponderanno i cittadini davanti a una crisi politica che nasce da giochi di palazzo? Nessuno commetta l'errore di sottovalutare la gravità di ciò che potrebbe accadere. Ci sono pensieri incendiari pronti a scatenarsi». Zingaretti sta dicendo a Renzi che in caso di inferno sociale, con la folla che assalta i palazzi della politica, le responsabilità sono tutte sue. È lui l'incendiario, l'irresponsabile, il fuori di testa.

Renzi a tutto questo discorso risponde con il solito sorriso beffardo. Non c'è dubbio che stia giocando d'azzardo. La sua scommessa è che il Pd e i Cinque stelle non avranno mai il coraggio di andare alle elezioni. Non è lui il baro, sono loro che stanno bluffando. Così continua a minacciare che se non ottiene tutto quello che chiede, ed è ogni giorno di più, ritirerà i suoi ministri dal governo. Toccherà poi a Conte, Zingaretti e Di Maio trovare una soluzione.

Renzi pensa che alla fine un nuovo governo ci sarà, magari con l'aiuto dei «responsabili», oppure con Renzi ancora dentro e Conte a Palazzo Chigi, ma ridimensionato. Il piano perfetto è quello che vede coinvolto Luigi Di Maio. Potrebbe essere proprio lui il nuovo premier. Il capo putativo dei grillini in fondo aveva promesso a Renzi un patto del genere: tu fai saltare Conte e io mi assumo le mie responsabilità. Solo che Giggino ci sta ripensando. Un po' pensa che sia troppo presto, un po' pure lui non si fida di Matteo. Di Maio nelle mani di Renzi si ritroverebbe sulla graticola come Conte. Perché rischiare?

È per questo che Renzi ora si ritrova con la pistola carica e una crisi al buio all'orizzonte. La sua sciagura sarebbe davvero quella di ritrovarsi per troppo azzardo davanti agli elettori. È la casella della sconfitta finale. Tutti gli altri scenari li considera più o meno favorevoli e non drammatici.

L'idea di restare al governo con un peso maggiore gli piace chiaramente parecchio. In questo modo dimostrerebbe a tutti i suoi alleati della maggioranza la sua forza. Non lo spaventa, però, neppure andare all'opposizione: a contrastare un governo Conte o Franceschini si guadagnano voti.

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