L'ex presidente della Camera Laura Boldrini rischia di essere travolta da una bufera. L'esponente politico di sinistra è al centro di un caso per via dell'invito che ha inoltrato a Al Haq e Addameer presso la Camera dei deputati.
Si tratta di due Ong facenti parte del Fronte popolare per la liberazione della Palestina che l'ambasciata israeliana a Roma non ha esitato a definire "organizzazioni terroristiche". Ma anche la politica italiana è scesa in campo su quanto accaduto, stigmatizzando l'iniziativa presa dalla Boldrini e la presenza di quelle organizzazioni presso una sede istituzionale.
L'onorevole Andrea Delmastro, esponente da Fratelli d'Italia, ha inviato una nota secondo cui l'ex funzionario dell'Onu e terza carica dello Stato avrebbe invitato, presso la commissione Esteri della Camera, delle persone ritenute vicine ad organizzazioni terroristiche palestinesi. Delmastro ha espresso quello che chiamare disappunto sarebbe eufemistico.
Tutto ruota attorno ai presunti legami degli invitati della Boldrini con il terrorismo:"A distanza di un mese dalla scioccante scoperta, avvenuta a seguito di una mia interrogazione, che i soldi della cooperazione internazionale della Farnesina finiscono ad organizzazioni terroristiche - ha premesso l'esponente del partito guidato da Giorgia Meloni - , veniamo a sapere che Laura Boldrini ha invitato in commissione Esteri, e segnatamente alla sottocommissione per i Diritti Umani, personaggi politici legati a organizzazioni terroristiche in Palestina".
Delmastro ha poi incalzato: "La Farnesina finanzia indirettamente organizzazioni terroristiche e la Camera dei Deputati diventa il loro palcoscenico. La politica estera in era pentastellata e sinistra - ha proseguito il meloniano - oscilla fra regimi brutali come quello cinese, regimi dittatoriali come quello di Maduro e terrorismo internazionale: siamo oltre la decenza". Viene posto anche un accento, dunque, sulla prossimità ideologica del MoVimento 5 Stelle con il Venezuela, la nazione che è al centro del caso della presunta valigia di cui Il Giornale ha scritto in più circostanze.
Stando a quanto ripercorso dall'agenzia Nova e come premesso, anche l'ambasciata israeliana a Roma ha condannato l'invito della Boldrini: è il termine "scioccato" a fare capolino per via della presenza di "terroristi e organizzazioni terroristiche" che hanno avuto modo di dire la loro sui "diritti umani alla Camera dei deputati". Ma non solo: l'ambasciata israeliana ha rimarcato pure la presenza in Commissione di Shawan Jabarin, che è stato definito, senza troppi giri di parole, come un "terrorista condannato".
La Boldrini, dal canto suo, ha difeso la sua iniziativa, parlando di legittimità in merito alla presenza delle due Ong: "Premesso che il Comitato, organismo interno alla Commissione Affari Esteri, nell'ambito della sua indagine conoscitiva ascolta la voce di decine di organizzazioni e personalità per
raccogliere informazioni e opinioni, senza doverli necessariamente per questo condividerle, considero le affermazioni contenute nella nota dell'Ambasciata del tutto inesatte e improprie", ha fatto presente la parlamentare.
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