Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), è indagato con l'accusa di induzione indebita nell'ambito dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata. La notizia è stata pubblicata stamani da "La Repubblica" e dall'edizione della Basilicata del "Quotidiano del Sud". Secondo quanto riportano i due quotidiani, De Filippo è indagato nel filone "Tempa Rossa", il Centro Oli della Total a Corleto Perticara (Potenza), per i suoi rapporti con l'ex sindaco del paese, Rosaria Vicino (Pd), ai domiciliari dallo scorso 31 marzo. Tra i nuovi indagati, oltre a De Filippo, vi sarebbe anche la sua segretaria, Mariachiara Montemurro, consigliera comunale in quota Pd a Gallicchio (Potenza).
Il reato di cui De Filippo è accusato sarebbe da mettere in relazione proprio con i suoi rapporti con Vicino. Nell'ordinanza eseguita il 31 marzo erano riportate intercettazioni telefoniche in cui Vicino parlava della necessità di "sistemare" uno dei suoi figli all'Eni: per riuscirci avrebbe chiesto l'intervento del sottosegretario (che è stato presidente della Regione Basilicata per otto anni, dal 2005 al 2013).
Altre registrazioni telefoniche registravano l'impegno di Vicino a sostegno di liste elettorali con esponenti politici vicini a De Filippo, come la stessa Montemurro. Quest'ultima veniva utilizzata da De Filippo come "canale" di comunicazione con Vicino per informarla dei progressi nell'attività per arrivare all'assunzione del figlio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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