È tempo di calcoli, strategie, intese. Se Giuseppe Conte vuole evitare la deflagrazione della bomba piazzata da Matteo Renzi a Palazzo Chigi, il premier è chiamato a un'operazione tanto delicata quanto complessa.
Il piano B
Il piano A è ormai noto: armarsi di calcolatrice e convincere almeno 11 "responsabili" a ricoprire il vuoto lasciato da Italia Viva. Senza i renziani, infatti, in Senato il governo è inchiodato a 150 voti. L'esecutivo deve raggiungere la maggioranza assoluta, fissata a 161. L'impresa è tuttavia molto complessa, innanzitutto perché bisognerà puntare sui singoli e non su un gruppo compatto. In altre parole, c'è il rischio che il governo vada sì avanti, ma per inerzia e non grazie a un progetto condiviso.
Nel caso in cui il piano A dovesse naufragare in alto mare, Conte sarebbe tuttavia pronto ad attuare il piano di riserva. Secondo quanto riportato dal Corsera, il premier ha in testa un piano B ben definito: andare alle elezioni con una propria lista. Una lista per la quale potrebbe già esserci un nome: "Insieme".
Il progetto del premier
Il piano B è inserito in un contesto ben preciso; questo per sottolineare come niente sia stato lasciato niente al caso. Prima di tutto, Conte cercherà di attirare a sé i "responsabili". Il presidente del Consiglio sta sondando il terreno nel tentativo di creare una nutrita schiera di "costruttori". Molti sono dubbiosi, e proprio su di loro potrebbe giocarsi il futuro del premier.
Conte ha rivelato di star lavorando a un "un grande progetto politico, europeista, liberale e ambientalista, in contrasto totale con le idee sovraniste di Salvini e Meloni". È questo il messaggio recapitato dal premier a chi vorrebbe supportare l'attuale governo ma teme per l'incertezza di un piano troppo sfocato. Detto altrimenti, chi sosterrà il premier, in caso di elezioni, si trasformerà da "responsabile" a "protagonista", visto che potrebbe entrare a far parte dell'eventuale creatura politica di Conte.
In merito all'ipotetico movimento politico di Conte, nei giorni scorsi una nota dell'emittente Radio Popolare aveva svelato interessanti dettagli: "A quanto risulta, Giuseppe Conte è andato nei giorni scorsi da un
notaio romano e ha depositato nome e marchio del suo nuovo movimento politico. Il nome sarà "Insieme"". Secca la smentita di Palazzo Chigi. Eppure, oggi, quell'ipotesi non sembra più fantascientifica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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