Il piano per ridurre le tasse. La flat tax per le partite Iva

Prende forma il nuovo regime fiscale. Spunta la "pace contributiva". E per le imprese c'è la riduzione dell'Ires

Il piano per ridurre le tasse. La flat tax per le partite Iva

Il tempo stringe e l'assedio al Tesoro non si ferma. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria è sempre più impegnato a reperire le coperture per finanziare le richieste di Lega e M5s. A tenere banco nelle ultime ore è la riforma fiscale. Un vero e proprio manifesto della Lega che punta a cambiare radicalmente il peso della pressione fiscale sulle tasche degli italiani. Il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci è stato molto chiaro: "All’interno del Def, il Documento di economia e finanza che il governo presenterà entro la prossima settimana, ci sarà un ampliamento del regime forfettario dei minimi".

Ma come sarà questo nuovo regime fiscale? La misura per il momento sarà destinata a un milione e mezzo di partite Iva con un volume di affari che ammonta a 65 mila euro. In questa fascia rientrano i commercianti, gli artigiani, i professionisti e tutte le piccole imprese. Per loro ci sarà una aliquota unica forfettaria al 15 per cento che sostituirà Irpef, Irap e le addizionali. In questo momento questo regime fiscale è per le partite Iva fino a 30 mila euro. La soglia dunque verrà sostanzialmente raddoppiata. Novità anche sul fronte dell'Ires: l'aliquota scenderà dal 24 al 15 per cento. Con questa mossa però ci sarebbe un minor gettito di circa un miliardo di euro. Ma le novità non finiscono qui. Nella manovra arriverà molto probabilmente anche la pace fiscale che andrà di pari passo con quella contributiva. Tra gli schemi allo studio del Tesoro c'è un piano a tre aliquote: 6, 15 e 25 per cento del dovuto per chiudere il contenzioso col Fisco. La flat tax sull'Irpef invece potrebbe essere rinviata al 2020. L'ipotesi sul campo è quella di una forte riduzione degli scaglioni che passerebbero da cinque a tre.

L’obiettivo è chiaro: abbassare le tasse che gravano sul ceto medio. Insomma nei prossimi mesi dovrebbe entrare a regime questo nuovo sistema fiscale che potrebbe cambiare (e non poco) il rapporto tra i contribuenti e le tasse.

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