Politica estera, Russia e Nato al centro del dibattito

In politica estera il centrodestra e il M5s sostengono la Russia di Putin mentre gli alleati del Pd non vogliono più le basi americane sul suolo europeo

Politica estera, Russia e Nato al centro del dibattito

Il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle sostengono Putin e lavorano per la cessazione delle sanzioni alla Russia. Gli alleati del Pd puntano al disarmo e non voglioni più basi americane sul suolo europeo. Vediamo nel dettaglio le posizioni dei singoli partiti in vista delle Politiche del 4 marzo in materia di politica estera.

Centrodestra, pieno sostegno alla Russia di Putin

FORZA ITALIA si fa promotore di un 'Piano Marshall per l'Africa' e intende proseguire la lotta al terrorismo adeguando gli stanziamenti per la Difesa ai parametri medi occidentali.

LA LEGA dà il suo pieno sostegno a Putin “che, a differenza di tutte le potenze, sta operando per cauterizzare l’emorragia siriana” e propone la fine delle sanzioni economiche imposte alla Russia dopo l’annessione della Crimea. Intende rafforzare l’intesa con il presidente Usa Trump e i rapporti con Israele, “Paese in prima linea da anni nella lotta al radicalismo mussulmano”. Per quanto riguarda la Libia, per ridurre gli sbarchi, vuol favorire la nascita di un nuovo governo più rappresentativo di tutte le forze in campo.

FRATELLI D’ITALIA appoggia la Russia e intende porre fine alle sanzioni economiche cui è sottoposta. Propone una più stretta collaborazione tra Ue e Russia e vuole“lavorare per la stabilizzazione del nord Africa e del Medio Oriente, sostenendo i governi che combattono il terrorismo. Intende risolvere la crisi libica per fermare gli sbarchi e difendere il made in Italy e le grandi aziende come Enel, Eni, Poste, Fincantieri e Ferrovie dello Stato “dall’aggressione straniera”.

NOI CON L’ITALIA dal punto di vista strettamente politico chiede il potenziamento della cooperazione internazionale per lo sviluppo, mentre dal punto di vista economico punta al “potenziamento dell’export e all’introduzione di certificazioni europee Doc e Igp per tutelare anche l’artigianato artistico".

M5S, disimpegno da tutte le missioni militari della Nato

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE ripudia la guerra e ogni forma di colonialismo, neocolonialismo e/o ingerenza straniera. Punta, pertanto, sul multilateralismo per la soluzione dei conflitti. Sostiene il disarmo e i punti programmatici dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Ritiene sia indispensabile una riforma della Nato e il disimpegno dell'Italia da tutte le missioni militari dell’Alleanza Atlantica. Considera l’Italia “indisponibile per il deposito e il transito di armi nucleari, batteriologiche e chimiche nonché per installazioni e addestramenti che ledano la salute degli italiani”. Da un lato vuole imporre“l’embargo totale di armi verso tutti quei Paesi sospettati di finanziare direttamente o indirettamente i terroristi internazionali” e dall’altro vuol lavorare per far cessare gli embarghi economici cui sono sottoposti molti Paesi. Chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, prevede la fine delle sanzione imposte alla Russia e intende smantellare il Fondo ‘Salva Stati’ e la 'Troika'.

Centrosinistra, più cooperazione e meno armi

IL PARTITO DEMOCRATICO ritiene“prioritario innalzare gradualmente il livello di contribuzione alla cooperazione per raggiungere lo 0,3% del Pil entro il 2020 e in prospettiva arrivare allo 0,7% come previsto dal vertice Onu del 2015”. Propone di creare “un’anagrafe dei ricercatori italiani all’estero con aree di competenza, titoli, riconoscimenti e pubblicazioni” così da facilitare il contatto tra i ricercatori italiani emigrati e il sistema italiano. Vuole ampliare“il riconoscimento ufficiale di titoli, lauree, master, dottorati, specializzazioni post-laurea, abilitazioni e specializzazioni mediche” per aiutare non solo il rientro in patria ma anche la mobilità all’interno dell’Unione Europea e dell’Associazione europea di libero scambio. Per gli italiani all’estero prevede un’assistenza sanitaria “non di emergenza” in Italia per 60 giorni non continuativi all’anno per i primi 3 anni di permanenza all’estero, e per 30 giorni non continuativi nel quarto e quinto anno.

LISTA INSIEME chiede la ratifica del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, approvato dall’Onu e il rispetto delle“norme internazionali ed europee sulle limitazioni all’export bellico, a partire dalla legge 185/90, in particolare verso i paesi in conflitti armati”. Vuole istituire il Ministero per la Pace e/o il Dipartimento per la Difesa civile, non armata e non violenta e congelare “i nuovi contratti di acquisizione dei cacciabombardieri F-35 previsti nel 2018 e uscire dal programma di acquisto”.

+EUROPA è favorevole al ritiro delle armi nucleari tattiche statunitensi schierate in Belgio, Germania, Italia e Paesi Bassi e il ritiro concordato con gli alleati della NATO di queste armi dal territorio europeo.

Ribadisce, inoltre, l’importanza per la sicurezza europea e globale del Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari e del Trattato che ha eliminato le forze nucleari a raggio intermedio (INF). Chiede che l’Italia aderisca al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, approvato dall’Assemblea Generale dell’Onu il 7 luglio 2017.

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