Il posto ideale per fare amicizia? Sarà il distributore di elettricità

Il rifornimento di un'auto elettrica costa venti minuti di attesa. Così le piazzole diventeranno negozi e salotti

Il posto ideale per fare amicizia? Sarà il distributore di elettricità

In futuro ci muoveremo in modo diverso: più silenzioso, non inquinante, in auto senza pilota, magari anche per aria, con droni volanti che ci portano al lavoro. Qualsiasi mezzo si sceglierà di utilizzare, però, sarà per certo un mezzo elettrico. E dovrà essere periodicamente ricaricato. A breve dunque una selva di colonnine spunteranno nelle nostre città, mutando il paesaggio urbano.

Le prime stanno già comparendo davanti a ipermercati e supermercati (Conad ne ha dichiarate 250 entro fine giugno). Una direttiva dell'Unione Europea ne richiede entro il 2020 almeno una ogni dieci veicoli elettrici, specie nelle aree urbane e nelle immediata periferie. Aiuteranno ad avvicinarsi all'obiettivo stabilito per il 2030 di arrivare al 27% di quota di energia pulita. E il trasporto in questo momento è molto indietro, anche se le potenzialità ci sono tutte.

Il piano di e-mobility di Enel presentato a novembre prevede di installare circa 7mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14mila nel 2022, con un investimento tra i 100 e i 300 milioni di euro. Entro fine 2018 ce ne saranno già 2800.

La ricarica elettrica è più lunga di un pieno di benzina, richiede circa 20 minuti. E in molti guardano con interesse a quei preziosi minuti di inattività in cui l'automobilista aspetterà senza far nulla. I primi a interessarsene sono state infatti le insegne della grande distribuzione: mentre ricarichi l'automobile, è l'idea, fai la spesa da noi.

Oggi però c'è un nuovo progetto che promette di trasformare queste stazioni in luoghi di aggregazione, o quanto meno di sosta piacevole e, possibilmente, produttiva.

L'ha presentato a Venditalia, la fiera della distribuzione automatica, DaDesign Group con il Polo per la Mobilità Sostenibile del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni della «Sapienza» Università di Roma, Green Action e Sis.Ter. Pomos. L'idea è di creare «punti di scambio dedicati ai cittadini» che, oltre alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, prevedono macchinette per bevande calde e fredde e snack ma anche parafarmaci, alimentari, capi di abbigliamento e qualsiasi cosa oggi possa essere erogata da un distributore automatico. Non mancherà il Wi-Fi gratuito e un sistema per la ricarica di cellulari, tablet e pc. E, per scoraggiare fenomeni di vandalismo e furto e garantire la sicurezza, i punti saranno presidiati 24 ore su 24 da un sistema di videocamere collegate con una rete di sorveglianza. Infine, sono previsti posti per sedere anche in cabine climatizzate, cui si accederà tramite un'app o una tessera magnetica in grado di comandare le porte. Grazie ai pannelli solari installati sul tetto, il sistema avrà un impatto ambientale vicino allo zero. E il luogo potrà diventare un vero minihub del trasporto urbano, se integrato con ciclostazioni e fermate di autobus.

Non solo: queste stazioni di ricarica, che invitano a consumare, ma anche a fare quattro chiacchiere tra vicini, un po' agorà, un po' bar o supermercato per single a tarda sera, potrebbero diventare i nuovi luoghi di aggregazione urbana.

In fondo ogni epoca ha avuto i suoi luoghi di sosta.

Come le stazioni di servizio di un'America anni '50 piena di petrolio e belle speranze, protagonisti di alcuni dipinti di Edward Hopper. O le locande di posta dei cavalli, se ne vedono ancora trasformate in osterie gastrochic. La prossima sarà dunque «smart», elettrica, connessa, automatizzata, sorvegliata a distanza. Un po' come la vita che ci aspetta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica