Il Ppe: piena fiducia in Forza Italia e in Tajani. Michel: l'Ue collaborerà con il governo italiano

Critici solo i popolari polacchi. Socialisti all'attacco: un affronto all'Unione

Il Ppe: piena fiducia in Forza Italia e in Tajani. Michel: l'Ue collaborerà con il governo italiano

Dopo le polemiche scoppiate in Italia a causa della pubblicazione da parte di LaPresse delle parole pronunciate da Silvio Berlusconi davanti alla platea dei senatori di Forza Italia e le rivelazioni sui doni inviatigli dal presidente russo in occasione del suo compleanno, il dibattito si sposta a livello europeo.

Le reazioni non mancano, anche se nel Partito popolare europeo si fa notare che, al netto dei singoli commenti pronunciati dagli esponenti politici, la posizione dell'Italia, del centrodestra e del partito guidato dal Cavaliere, fatti alla mano, non è mai stata in discussione. Ci pensa, peraltro, anche Antonio Tajani a inviare un chiaro messaggio alle cancellerie europee: «Domani sarò al Summit del Ppe per confermare la posizione europeista, filo atlantica e di pieno sostegno all'Ucraina mia e di Forza Italia» dice il coordinatore azzurro. «In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l'invasione russa». In Europa Manfred Weber, presidente del Ppe, non si esprime sulla questione del presunto riavvicinamento con Putin del leader di Forza Italia e si limita a ribadire la posizione della sua famiglia europea: «La Russia ha attaccato nuovamente uccidendo innocenti, tra cui una donna incinta. Putin è un criminale di guerra. Il sostegno a Kiev ci unisce». Evita di entrare nel merito anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Non commento i commenti. La posizione dell'Ue è chiara: sosteniamo l'Ucraina, condanniamo la Russia e non accettiamo una guerra ingiustificata. Coopereremo con il governo italiano, basandoci sul rispetto delle istituzioni democratiche». Una posizione critica viene invece adottata dal capo delegazione polacco al Ppe. «Vorrei consigliare a Berlusconi di rimandare indietro la vodka» commenta Andrzej Halicki. «Non è il momento di avere contatti con Putin quando si è di fronte ad atti terroristici. Putin non è un amico, ma un criminale di guerra». Arrivano anche le dichiarazioni di Paulo Rangel, vicepresidente del gruppo Ppe al Parlamento Europeo, che si concentra sul ruolo di garanzia svolto da Antonio Tajani. «Le parole di Berlusconi sono tristi per tutti gli europei che soffrono per la tirannia di Putin, ma sono opinioni personali che nulla hanno a che vedere con la posizione d'un partito e con la garanzia assoluta che offre un leader europeo come Tajani verso il quale abbiamo fiducia assoluta».

«Rispettiamo la scelta democratica del popolo italiano.

Siamo pronti e impazienti di lavorare col governo italiano che si forma attraverso il processo costituzionale, per far avanzare il nostri numerosi obiettivi condivisi e i nostri reciproci interessi, compreso il nostro impegno verso l'alleanza transatlantica», ha dichiarato all'Ansa un portavoce del dipartimento di Stato Usa in merito ai rapporti del futuro esecutivo con gli Stati Uniti.

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