"È morto un uomo che predicava odio". Dopo la morte di Gianluca Buonanno Luca Paladini, il candidato al Consiglio comunale per Sinistra x Milano che sostiene la corsa di Giuseppe Sala a Palazzo Marino, usa parole lapidarie (guarda il post). Non un addio al politico leghista stroncato da un terribile incidente stradale.
L'antifascista non depone le armi nemmeno davanti al dramma. Tanto che su Facebook c'è chi glielo fa notare: "Che senso ha commentare così la notizia di un uomo che muore in un incidente stradale? Che senso ha mettere un like alla morte di un uomo? Siamo sicuri che non ci sia qualcosa che ci sta un po' sfuggendo di mano, con questo meccanismo social? Il silenzio è davvero così impossibile, alle volte?". Ma Paladini non fa un passo indietro e affonda: "No. Muore un uomo noto della politica nazionale e io do un giudizio politico su di lui". Le sue parole non fanno altro che fomentare l'odio della sinistra. "A Varese si è schiantato un intollerante e xenofobo - scrive un supporter dell'antifascista Paladini - l'ironia della sorte a volte". Non mancano, poi, quelli che si dicono apertamente "felici".
Ben presto al post di Paladini fanno seguito commenti durissimi contro Buonanno. Proprio mentre il leghista viene tirato fuori dalla lamiere della sua auto distrutta, gli antifascisti insultano senza misura. "Chi semina vento raccoglie tempesta", tuona Giorgia.
E Franca le fa eco: "Bisogna dire per forza che dispiace? Non era una bella persona". Lucia, alla fine, mette in guardia tutti quanti: "Luca ti stimo ma a volte è meglio tacere. Non era un uomo per bene ma se lo prende l'oblio ora".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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