Il premier la spunta: un anno con Quota 102. Prorogate pure l'Ape social e opzione donna

Draghi: "Non sarà sciopero". La previdenza per i giornalisti passa all'Inps

Il premier la spunta: un anno con Quota 102. Prorogate pure l'Ape social e opzione donna

Una «transizione» a quota 102 con 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva. Il premier Draghi in conferenza stampa ha spiegato che «il governo rimane disponibile a un intenso confronto con le parti sociali perché l'obiettivo è «avvicinarsi il più possibile a un compiuto ritorno al contributivo che è la scatola dentro cui tante cose si possono aggiustare». Nell'ordine la flessibilità in uscita, il recupero al mercato del lavoro dei pensionati che lavorano in nero perché i redditi di pensione e di lavoro non sono cumulabili e, infine, alzare le pensioni dei giovani. Ma «tutte queste cose si devono tenere insieme nel contributivo», ha specificato il premier mentre il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha spiegato che «a cassa integrazione e pensioni destiniamo 1,5 miliardi».

Ma come funzioneranno nel concreto le misure? A Quota 102 si aggiungerà la proroga di un anno per l'Ape social (i lavori usuranti passano da 15 a 23) e di Opzione Donna che consente alle donne con 60 anni d'età (61 se autonome) e 35 di contributi di ritirarsi. All'Ape social vanno 664 milioni nel triennio 2022-2024, mentre nello stesso periodo un'analoga cifra sarà destinata per consentire le uscite anticipate dei dipendenti delle pmi in crisi con almeno 62 anni di età. Da queste misure dovrebbero essere interessati più di 50mila lavoratori dei quali la metà usciranno con Ape social e circa una decina di migliaia con Quota 102.

Sulle pensioni «non mi aspetto uno sciopero generale, mi parrebbe strano vista la disponibilità del governo a ragionare, ma è nelle mani dei sindacati», ha chiosato il premier interpellato sul malcontento di Cgil, Cisl e Uil. La soluzione è stata prospettata dallo stesso presidente del Consiglio, cioè il contributivo integrale per tutti, mentre la Fornero salva la parte retributiva fino a fine 2011 per chi ha 18 anni di contributi a fine 1995. Insomma, Draghi - senza scoprire le carte del prossimo confronto - ha anticipato che la flessibilità in uscita si può ottenere come contropartita di un ricalcolo contributivo.

L'altra grande novità prospettata dalla manovra è l'ingresso dei giornalisti nella grande famiglia degli assistiti Inps. Dal primo luglio 2022 gli iscritti all'istituto di previdenza di categoria, l'Inpgi, passeranno al Fondo lavoratori dipendenti dell'ente guidato da Pasquale Tridico. Il subentro varrà non solo per gli iscritti alla previdenza obbligatoria, ma anche per i trattamenti di reversibilità e di invalidità.

L'istituto di previdenza dei giornalisti ha chiuso il 2020 con un disavanzo di 242 milioni di cui 188 milioni imputabili alla sola gestione previdenziale da decenni in rosso a causa dei pensionamenti anticipati accordati con il regime precedente la riforma Dini. La categoria aveva invano cercato nuovi iscritti Inpgi negli uffici stampa per drenare nuovi contributi, ma Draghi e Franco hanno tagliato la testa al toro deliberandone la confluenza nell'Inps.

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