Prescrizione, magistrati contro prescrizione: "Demagogica e pericolosa"

L'Associazione Nazionale Magistrati punta il dito contro i contenuti della riforma del processo penale che ha avuto il via libera del Cmd: "Profondamente errata e frutto di una visione disancorata dalla realtà del processo"

Prescrizione, magistrati contro prescrizione: "Demagogica e pericolosa"

Mentre il premier Conte e il ministro della Giustizia Bonafede ripetono che la nuova formula sui tempi dei processi è la migliore che si potesse immaginare, l'Associazione Nazionale Magistrati (Anm) punta il dito contro i contenuti della riforma del processo penale che ha avuto il via libera del Cmd.

Una nota della Giunta Esecutiva Centrale spiga che l'Anm considera "profondamente errata, e frutto di una visione disancorata dalla realtà del processo, l'idea di regolarne per legge i tempi, senza tenere conto della complessità delle singole vicende, trattando allo stesso modo reati di modesta rilevanza e reati capaci di provocare conseguenze devastanti".

La proposta che mira a disciplinare la durata delle indagini preliminari con il "meccanismo di generalizzata discovery degli atti" è ritenuta "demagogica e pericolosissima", anche perché - sostiene sempre l'Anm - la riduzione "senza una plausibile ragione" dei termini andrà a depotenziare "il contrasto alle forme di criminalità più articolata e aggressiva".

Bonafede sotto attacco

Non manca un attacco diretto al ministro Bonafede. L'Anm ritiene "irricevibile la previsione - peraltro formulata da un Ministro che ha sempre pubblicamente riconosciuto il generoso impegno, la produttività e lo spirito di sacrificio dei magistrati italiani - di introdurre ulteriori sanzioni disciplinari collegate al mancato rispetto di tali termini normativi, così scaricando, di fatto, sui singoli magistrati le inefficienze del sistema e le drammatiche carenze di risorse e di personale, che sono esclusiva responsabilità della politica".

Nei giorni scorsi la stessa Associazione nazionale magistrati si era espressa in modo ancora più esplicito sull'ipotesi di sanzioni disciplinari alle toghe che non rispettano i tempi dei processi. A questo proposito il segretario Giuliani Caputo ha dichiarato a Radio Anch'io che "prevedere sanzioni per i magistrati sarebbe un messaggio sbagliato e ingeneroso". "Ieri in conferenza stampa il ministro non ha fatto riferimento a questa ipotesi - ha aggiunto - speriamo che abbia ascoltato quello che gli avevamo detto".

Le tensioni sulla prescrizione hanno creato nuove crepe all'interno del precario governo giallorosso. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva in Senato, ne ha approfittato per sottolineare come Bonafede riesca "a scontentare allo stesso tempo sia gli avvocati che i magistrati, aprendo anche una crisi di governo con gli alleati, richiedeva una grande abilità". Dal canto suo, Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva nonchè vicepresidente della Camera dei deputati, ha lanciato una frecciatina al Pd: "Paradossali le parole di Nicola Zingaretti.

Noi siamo gli unici a difendere le cose fatte con il Pd, riforme importanti e serie. Difendiamo la Orlando, noi. Sulla prescrizione si può stare con avvocati e magistrati o con Bonafede e Travaglio. Noi abbiamo scelto".

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