La parlamentare dem Patrizia Prestipino di fatto non lascia, raddoppia. Dopo aver attaccato Bossi e Salvini su Twitter con parole durissime a limite dell'insulto ora rincara la dose. Solo qualche giorno fa, commentando le vicende giudiziarie della Lega aveva affermato: "Perché #Bossi, con quello che ha combinato, è stato riportato dalla Lega in senato? Per par condicio, #Salvini scelga un pensionato o un italiano colpito da ictus non abbiente e lo faccia senatore. Salverebbe almeno la coscienza, se non è capace di salvare la faccia #LegaLadrona".
Una frase pesantissima su cui si sono scatenate polemiche di fuoco. Su Twitter la stessa Prestipino è stata criticata da diversi follower per le espressioni che ha usato contro il Senatùr e il leader del Carroccio. Ma a Dagospia la parlamentare dem ha inviato una lettera in cui di fatto non frena i toni: "Che ora militanti leghisti o giornali destrorsi si scatenino contro di me, anche con insulti sessisti, perché ho toccato l’icona Bossi, mi scivola addosso come acqua fresca. Ma non provassero a rivoltare la frittata! Salvini spieghi a quegli italiani che non sapevano o non capiscono perché ha fatto eleggere Bossi in senato, CONDANNATO con il figlio per truffa ai danni dello Stato. 1) perché è una icona della Prima Repubblica, nonché padre NOBILE della Lega e chissene frega della condanna per truffa? 2) perché lo ritiene un valore aggiunto ed è utile in qualche suo progetto oscuro che ci sfugge? 3) perché l’uomo ha bisogno di uno stipendio sicuro per i tanti motivi che possiamo immaginare? Opzione n 4. non so. E non me ne vergogno". Un vero e proprio affondo quella della Prestipino che è destinato a riaccendere le polemiche.
Infine l'ultimo attacco che sostanzialmente conferma la tesi choc che ha espresso già nel tweet di ieri: "L’Italia è piena di indigenti e malati bisognosi di cure, e anche onesti, che non hanno la fortuna e l’onore di essere parlamentari. Altrimenti, se ci sono altri meriti di Bossi che sfuggono alla nostra umana comprensione, l’onnipotente Salvini proponga di nominarlo senatore a vita. E la facciamo finita con questo balletto dell’ipocrisia!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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