"La democrazia diretta è stata abbandonata dal MoVimento 5 Stelle": il professor Aldo Giannuli non ha dubbi. Il docente di Storia contemporanea da sempre considerato vicino ai grillini questa volta non fa sconti e attacca il partito che fu di Gianroberto Casaleggio in un'intervista a Repubblica.
La disamina è impietosa: secondo Giannuli il M5S ha perso ogni tracca residua di democrazia interna, organizzando primarie per il candidato premier che avrebbero senso solo sulla carta, dal momento che "sono primarie bulgare e non so nemmeno se ci sarà qualcuno disposto a candidarsi" contro il candidato in pectore Luigi Di Maio. "L'unico che avrebbe potuto sfidarlo era Di Battista - ragiona Giannuli - Ma facendo il tour della Sicilia col vicepresidente della Camera ha perso credibilità".
"Vogliono andare al governo, per fare cosa non importa. È lì che è scattata la scelta di Di Maio, il più rassicurante - chiosa - Sono state abbandonate le grandi battaglie, come quella sull'euro, il Jobs Act, la legge elettorale, le riforme. Resta quella sui vitalizi: poca roba." L'ex consigliere di Grillo e Casaleggio, che appena ad aprile era sul palco del grande raduno grillino di Ivrea, dei pentastellati non promuove nemmeno il programma elettorale, descritto come "pieno di buchi" e "scritto per tenere insieme questo e quello", come si potrebbe vedere dalla posizione su Europa ed euro
Il MoVimento ritratto da Giannuli è insomma al tempo stesso dirigista e confuso, determinato nella scalata al potere ma senza molte idee chiare su come gestirlo una
volta ottenuto: "Da quando è morto Gianroberto Casaleggio non mi sembra si sia più votato su questioni calde come fu per il reato di immigrazione clandestina. Ad esempio - conclude - non si è votato sullo us soli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.