Pusher ferito dai carabinieri fuori servizio

Straniero accoltellato. I due militari non avevano incarichi anti-spaccio: arrestati

Pusher ferito dai carabinieri fuori servizio
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Due carabinieri sono stati fermati per l'accoltellamento di un uomo a Castiglione Olona, non lontano da Varese. I militari sono accusati di tentato omicidio. Sono subito stati sospesi dal servizio. Il ferito, uno straniero, sarebbe uno spacciatore.

Le indagini che hanno portato al fermo dei due presunti aggressori sono dei carabinieri di Saronno. Il provvedimento è stato disposto ieri dalla Procura di Varese. Da una prima ricostruzione dei fatti emerge che i due militari, liberi dal servizio e senza aver ricevuto alcun ordine, sarebbero intervenuti in una zona boschiva contro gli lo spaccio di droga. «La vittima - spiega una nota della Procura - in corso di identificazione e ancora ricoverata in prognosi riservata a Varese, sarebbe entrata in contatto con i militari e a seguito di una colluttazione si sarebbe verificato l'episodio violento, i cui contorni sono tuttora al vaglio dei magistrati». Intanto i due carabinieri, in servizio alla compagnia di Luino, poco distante, sono stati sospesi con effetto immediato.

Il fatto è avvenuto nella notte fra venerdì e sabato, quando alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi per l'uomo a terra ferito. Si tratta di un giovane extracomunitario, che però non ha ancora un nome perché non aveva documenti. È stato trovato sul ciglio della strada in via Fratelli Rosselli, una zona boschiva fuori dall'abitato, aveva diverse ferite da taglio. Sul posto sono arrivate le ambulanze, in un primo momento si era pensato a un regolamento di conti tra bande di pusher, vista la zona del ferimento. Il ragazzo accoltellato è stato medicato e poi portato dal 118 all'ospedale di Circolo di Varese dove è arrivato poco dopo l'una ed è tuttora ricoverato in condizioni gravi.

Le indagini sono affidate al Nucleo investigativo dei carabinieri della compagnia di Saronno. Ieri la svolta, arrivata dopo i primi accertamenti sulla vicenda, e i fermi disposti dal procuratore Antonio Gustapane. La piazza di spaccio dove è avvenuto l'accoltellamento non è nuova a episodi, anche recenti, di risse, ferimenti e sparatorie tra gruppi di pusher rivali per il controllo del territorio. La zona, al confine con i paesi di Venegono Superiore e Vedano Olona, è molto conosciuta dalle forze dell'ordine. E anche di questo fatto avevano subito dato conto i mattinali e le cronache locali. Stavolta però il contesto sembra essere diverso, anche se non è ancora chiaro cosa di preciso stessero facendo lì i due carabinieri e come si sia arrivati alla colluttazione e al grave ferimento. I dettagli dell'episodio violento, si precisa ancora, «sono tuttora al vaglio della Procura della Repubblica» e il riserbo degli inquirenti è massimo. I fermati saranno sentiti nelle prossime ore per la convalida del provvedimento.

Sottolinea ancora la Procura di Varese, dopo i fatti e dopo la sospensione dei due militari: «Quanto accaduto non inficia

l'ottimo lavoro svolto dall'Arma nel contenimento del fenomeno dello spaccio nei boschi e l'incessante lavoro sviluppato dai carabinieri e dagli Squadroni cacciatori impiegati da oltre un anno nella provincia di Varese».

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