Quando Gualtieri diceva: "Bella ciao è stupenda"

Il nuovo ministro dell'Economia del governo Conte-bis esaltava così il canto popolare simbolo della sinistra

Quando Gualtieri diceva: "Bella ciao è stupenda"

"Bella ciao è una canzone stupenda, italiana, europea e mondiale", parola di Roberto Gualtieri. Già, il nuovo ministro dell'Economia del governo Conte-bis esaltava così il canto popolare italiano diventato uno dei simboli musicali della sinistra.

Professore di Storia Contemporanea alla Sapienza di Roma, eurodeputato del Partito Democratico da tre legislatura a questa parte e un passato da Ds, il successore di Giovanni Tria al Mef è un profilo che piace – e molto all'Europa – in primis alla neo presidente della Bce, la francese Christine Lagarde. L'ex numero uno del Fondo Monetario Internazionale commentò così, nei giorni scorsi, la sua possibile nomina in via XX settembre: "La nomina di Roberto Gualtieri a ministro dell'Economia sarebbe un bene per l'Europa e per l'Italia".

Bene, il Corriere ha rispolverato l'ospitata del neo ministro 53enne ad Alta Fedeltà, una sorta di web-talk in quale gli europarlamentari si raccontano grazie una playlist. E lui come canzone ha scelto, e ha suonato con la chitarra acustica, proprio Bella ciao, prodigandosi in una sviolinata spassionata:"Bella ciao la conoscono tutti e questo fatto, ogni volta, commuove.

È un patrimonio globale, cantata per esempio dalle donne che marciavano nelle manifestazioni contro Bolsonaro in Brasile e comunque usata ovunque, cosa che ci rammenta l'universalità dei valori da cui è nata la nostra Repubblica e democrazia".

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