Quindicenne ucciso in bici da un pirata. Poi l'uomo del pick-up si costituisce

Il 51enne non si è fermato per paura. In caserma il mattino dopo

Quindicenne ucciso in bici da un pirata. Poi l'uomo del pick-up si costituisce

Subito la paura ha preso il sopravvento e la fuga è sembrata la scelta forse non più semplice, ma sicuramente più comoda. Pigiare il piede sull'acceleratore e scappare nella notte, però, è un gesto meccanico che non spegne la coscienza. La stessa che, probabilmente, ieri mattina alle 9 ha spinto l'uomo di 51 anni che la sera prima aveva investito e ucciso sul colpo un ciclista appena 15enne - un ragazzo che a tutti gli effetti avrebbe potuto essere suo figlio - a presentarsi spontaneamente negli uffici della stazione dei carabinieri di Villanterio (Pavia) per dire: «Si, eccomi, sono stato io».

Il quindicenne ucciso sabato sera si chiama Fabio Balzani, aveva 15 anni ed è morto quasi sotto gli occhi di altri due ragazzi che, come lui, intorno alle 22, si trovavano lungo la strada provinciale 235 del territorio di Villanterio, il paese dove vivono. Una serata come tante, in una località della provincia Pavese. Un sabato che in una manciata di secondi si conclude in un dramma senza fine. La bicicletta di Fabio viene urtata infatti da un pick up arrivato sull'asfalto a tutta velocità e altrettanto in fretta ripartito. Il ragazzino cade sulla carreggiata, batte la testa e muore sul colpo.

Testimoni della scena, seppure da qualche centinaio di metri, due giovani in auto. Si accorgono che è successo qualcosa di terribile per il forte urto dell'impatto tra la vettura e la bici, uno scontro che provoca anche delle scintille. Quando si avvicinano e vedono il corpo immobile del ragazzo sull'asfalto si accorgono subito che per Fabio non c'è già più nulla da fare, ma chiamano i soccorsi.

Sul posto giungono un'ambulanza (i soccorritori non possono che constatare il decesso di Fabio Balzani) e i carabinieri della compagnia di Pavia. E mentre la salma viene trasferita all'Istituto di medicina legale dell'Università, si effettuano i primi rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Proprio grazie agli accertamenti dei militari si riesce ben presto a identificare il conducente del mezzo che ha travolto e ucciso il 15enne. Si scopre che ha 51 anni e abita ad appena qualche chilometro di distanza dal luogo dell'incidente, a Gerenzago, anche se a casa i carabinieri non lo trovano. Si costituisce in caserma a Villanterio undici ore dopo l'investimento mortale, ieri mattina. E davanti ai militari ammette le sue responsabilità, confermando che era lui alla guida del veicolo che ha travolto e ucciso il ragazzo. L'uomo piange, si dispera, balbetta qualcosa sulla paura che si è impadronita di lui. Dopo la denuncia per omicidio stradale, dopo il sequestro del pick up, viene accompagnato in ospedale per verificare quali fossero le sue condizioni al momento dell'investimento.

Sempre nel Pavese, ma a

Valeggio, sabato sera c'è stato un altro incidente stradale mortale. La vittima è Giannino Depaoli, 50 anni, assessore ed ex vicesindaco del piccolo comune. L'uomo ha perso il controllo della sua auto, uscita fuori strada.

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